Io conosco le tue opere, la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia tu sei ricco) e la calunnia di coloro che si dicono Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana.

C’è chi si comporta come un ricco, ma non ha nulla, c’è invece chi si comporta come un povero, ma ha molti beni.

(12:9) Efraim dice: »Mi sono anche arricchito, mi sono procurato ricchezze; in tutte le mie fatiche non troveranno in me alcuna iniquità che sia peccato«.

i cui compratori uccidono senza essere ritenuti colpevoli e i cui venditori dicono: »Sia benedetto l’Eterno, perché mi arricchisco« e i cui pastori non ne hanno compassione alcuna.

ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ma guai a voi ricchi, perché avete la vostra consolazione.

Il fariseo, stando in piedi, dentro di sé pregava cosí: »O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano.

Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo".

Bene; essi sono stati troncati per l’incredulità e tu stai ritto per la fede; non insuperbirti, ma temi.

Perché non voglio, fratelli, che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi in voi stessi, che ad Israele è avvenuto un indurimento parziale finché sarà entrata la pienezza dei gentili,

Infatti, per la grazia che mi è stata data, dico a ciascuno che si trovi fra voi di non avere alcun concetto piú alto di quello che conviene avere, ma di avere un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha distribuito a ciascuno.

Già siete sazi, già vi siete arricchiti già siete diventati re senza di noi, e magari foste diventati re, affinché noi pure regnassimo con voi.

Noi siamo stolti per Cristo, ma voi siete savi in Cristo, noi siamo deboli ma voi forti; voi siete onorati, ma noi disprezzati.

perché non avvenga, dopo aver mangiato a sazietà e aver costruito e abitato belle case,

che il tuo cuore si innalzi e tu dimentichi l’Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitú;

perché, una volta sazio, non ti rinneghi e dica: »Chi è l’Eterno?«, oppure, divenuto povero, non rubi e profani il nome del mio DIO.

O generazione, considera la parola dell’Eterno! Sono forse stato un deserto per Israele o un paese di fitte tenebre? Perché dice il mio popolo: »Noi girovaghiamo liberamente, non torneremo piú da te«?

E Gesú, avendo sentito, disse loro: »Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.

Ecco, tu ti chiami Giudeo, ti fondi sulla legge e ti glori in Dio,

e sei convinto di essere guida di ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre,

Tu dunque che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi che non si deve rubare, rubi?

Tu che ti glori nella legge, disonori Dio trasgredendo la legge?

»Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.

O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte?

Chi è cieco, se non il mio servo, o sordo come il mio messaggero che invio? Chi è cieco come colui che è in pace con me, cieco come il servo dell’Eterno?

Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste cose e gli dissero: »Siamo ciechi anche noi?«.

Gesú rispose loro: »Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: »Noi vediamo perciò il vostro peccato rimane«.

Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, perché ha dimenticato di essere stato purificato dai suoi vecchi peccati.

»Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti per non andare nudo e non lasciar cosí vedere la sua vergogna«.

Allora si apersero gli occhi di ambedue e si accorsero di essere nudi; cosi cucirono delle foglie di fico e fecero delle cinture per coprirsi.

Egli rispose: »Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura perché ero nudo, e mi sono nascosto«.

E DIO disse: »Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato dell’albero del quale io ti avevo comandato di non mangiare?«.

Così l’Eterno percosse il popolo, perché aveva fatto il vitello che Aaronne aveva modellato