Farai pure per l’ingresso della tenda una cortina di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino ritorto, il lavoro di un ricamatore.

Fece anche per l’ingresso della tenda una cortina di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto il lavoro di un ricamatore.

Per l’ingresso del luogo santissimo fece una porta a due battenti di legno di ulivo; l’architrave e gli stipiti occupavano la quinta parte della parete.

Per la porta del tempio fece pure degli stipiti di legno di ulivo, che occupavano il quarto della larghezza del muro,

Su di essi fece scolpire cherubini, palme e fiori sbocciati e li ricoprí d’oro, che distese esattamente sulle sculture.

Rivestí pure d’oro il tempio, le travi, le soglie, le pareti e le porte; e sulle pareti fece scolpire cherubini.

Essi hanno persino chiuso le porte del portico, hanno spento le lampade e non hanno piú bruciato incenso né offerto olocausti nel santuario al DIO d’Israele.

Perciò Gesú disse loro di nuovo: »In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore.

Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me sarà salvato; entrerà, uscirà e troverà pascolo.

Il tempio che il re Salomone costruí per l’Eterno, aveva sessanta cubiti di lunghezza, venti di larghezza e trenta di altezza.

La casa, cioè il tempio, davanti al luogo santissimo era lungo quaranta cubiti.

Queste sono le misure delle fondamenta gettate da Salomone per la costruzione della casa di DIO. La lunghezza era di sessanta cubiti (in cubiti dell’antica misura), e la larghezza di venti cubiti.