Cosí mi alzai e uscii nella pianura, ed ecco là stava la gloria dellEterno, come la gloria che avevo visto presso il fiume Kebar, e caddi sulla mia faccia.
Nel trentesimo anno, il cinque del quarto mese, avvenne che, mentre mi trovavo tra i deportati presso il fiume Kebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni da parte di DIO.
La visione che vidi nellaspetto era simile alla visione che vidi quando andai per distruggere la città, la visione era simile alle visioni che vidi presso il fiume Kebar; io caddi sulla mia faccia.
Come furono giunti allaia di Atad, che è oltre il Giordano, vi fecero grandi e solenni lamenti; e Giuseppe osservò per suo padre un lutto di sette giorni.
Poi si sedettero accanto a lui per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una sola parola, perché vedevano che il suo dolore era molto grande.
Il mio cuore è rotto dentro di me a motivo dei profeti, tutte le mie ossa tremano. Sono come un ubriaco, come un uomo sopraffatto dal vino, a causa dellEterno e a causa delle sue parole sante.
Ho udito e le mie viscere fremettero a quella voce le mie labbra tremarono un tarlo entrò nelle mie ossa, e fui preso da gran paura dentro di me. Tuttavia rimarrò tranquillo nel giorno dellavversità, che verrà contro il popolo che lo invade.