2 Rois 24:1-7
1
Durante il suo regno venne Nebukadnetsar, re di Babilonia, e Jehoiakim divenne suo servo per tre anni; poi tornò a ribellarsi contro di lui.
2
Allora l’Eterno mandò contro di lui bande di Caldei, bande di Siri, bande di Moabiti e bande di Ammoniti, le mandò contro Giuda per distruggerlo, secondo la parola dell’Eterno che egli aveva pronunciato per mezzo dei suoi servi i profeti.
3
Questo accadde a Giuda unicamente per comando dell’Eterno, che voleva allontanarlo dalla sua presenza a motivo dei peccati di Manasse, per tutto ciò che aveva fatto,
4
e anche a motivo del sangue innocente da lui versato, perché egli aveva riempito Gerusalemme di sangue innocente. Per questo l’Eterno non volle perdonare.
5
Il resto delle gesta di Jehoiakim e tutto quello che fece non è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda?
6
Così Jehoiakim si addormentò con i suoi padri, e al suo posto regnò suo figlio Jehoiakin.
7
Or il re d’Egitto non uscí più dal suo paese, perché il re di Babilonia aveva preso tutto ciò che apparteneva al re d’Egitto, dal torrente d’Egitto al fiume Eufrate.
2 Chroniques 36:5
Jehoiakim aveva venticinque anni quando iniziò a regnare, e regnò undici anni a Gerusalemme. Egli fece ciò che è male agli occhi dell’Eterno, il suo DIO.
Jérémie 22:13-17
13
Guai a chi costruisce la sua casa senza giustizia e le sue stanze superiori senza equità, che fa lavorare il prossimo per nulla e non gli retribuisce il suo lavoro,
14
e dice: »Mi costruirò una casa grande con spaziose stanze superiori«, e vi apre finestre, la riveste di legno di cedro e la dipinge di rosso.
15
»Pensi forse di essere re, perché sei circondato da cedro? Tuo padre non mangiava e beveva? Ma agiva con rettitudine e giustizia e tutto gli andava bene.
16
Egli difendeva la causa del povero e del bisognoso e tutto gli andava bene. Non significa questo conoscere me?«, dice l’Eterno.
17
»Ma i tuoi occhi e il tuo cuore non mirano che al tuo ingiusto guadagno, a spargere sangue innocente e a compiere oppressione e violenza«.
Jérémie 26:1-24
1
All’inizio del regno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, dall’Eterno fu rivolta questa parola, dicendo:
2
»Cosí dice l’Eterno: Presentati nel cortile della casa dell’Eterno e di’ a tutte le città di Giuda che vengono ad adorare nella casa dell’Eterno, tutte le parole che io ti comando di dir loro; non tralasciare nemmeno una parola.
3
Forse ascolteranno e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia e io mi pentirò del male che penso di far venire su di loro per la malvagità delle loro azioni.
4
Tu dirai loro: Cosí dice l’Eterno: Se non darete ascolto camminando nella mia legge che ho posto davanti a voi
5
e prestando attenzione alle parole dei miei servi, i profeti, che vi ho mandato con urgenza ed insistenza (ma che voi non avete ascoltato),
6
io renderò questo tempio come Sciloh, e renderò questa città una maledizione per tutte le nazioni della terra«.
7
Cosí i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che pronunciava queste parole nella casa dell’Eterno.
8
E avvenne che, come Geremia ebbe finito di pronunciare tutto ciò che l’Eterno gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo presero, dicendo: »Tu devi morire!
9
Perché hai profetizzato nel nome dell’Eterno dicendo: »Questo tempio sarà come Sciloh e questa città sarà devastata e senza abitanti««. Tutto il popolo si radunò contro Geremia nella casa dell’Eterno.
10
Quando i principi di Giuda udirono queste cose, salirono dalla casa del re alla casa dell’Eterno e si sedettero all’ingresso della porta nuova della casa dell’Eterno.
11
Quindi i sacerdoti e i profeti parlarono ai principi e a tutto il popolo, dicendo: »Quest’uomo merita la morte, perché ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri stessi orecchi«.
12
Allora Geremia parlò a tutti i principi e a tutto il popolo, dicendo: »L’Eterno mi ha mandato a profetizzare contro questa casa e contro questa città tutte le cose che avete udito.
13
Perciò ora emendate le vostre vie e le vostre azioni e ascoltate la voce dell’Eterno, il vostro DIO, e l’Eterno si pentirà del male che ha pronunciato contro di voi.
14
Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me come vi sembra bene e giusto.
15
Ma sappiate per certo che se mi fate morire, attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché l’Eterno mi ha veramente mandato a voi, per dichiarare ai vostri orecchi tutte queste parole«.
16
Allora i principi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: »Quest’uomo non merita la morte, perché ci ha parlato nel nome dell’Eterno, il nostro DIO«.
17
Quindi si alzarono alcuni degli anziani del paese e parlarono a tutta l’assemblea del popolo, dicendo:
18
»Michea, il Morashtita, profetizzò ai giorni di Ezechia, re di Giuda, e parlò a tutto il popolo di Giuda, dicendo: Cosí dice l’Eterno degli eserciti: Sion sarà arata come un campo Gerusalemme diventerà un cumulo di rovine e il monte del tempio un’altura boscosa".
19
Lo misero forse a morte Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda? Non temette piuttosto egli l’Eterno e non supplicò forse la faccia dell’Eterno, e cosí l’Eterno si pentí del male che aveva pronunciato contro di loro? Noi stiamo invece facendo un gran male contro noi stessi«.
20
Ci fu anche un altro uomo che profetizzò nel nome dell’Eterno, Uria, figlio di Scemaiah, di Kiriath-Jearim; egli profetizzò contro questa città e contro questo paese con parole in tutto simili a quelle di Geremia.
21
Quando il re Jehoiakim, tutti i suoi uomini prodi e tutti i suoi principi udirono le sue parole, il re cercò di metterlo a morte, ma Uria lo venne a sapere e ne ebbe paura; perciò fuggí e andò in Egitto.
22
Allora il re Jehoiakim mandò degli uomini in Egitto, Elnathan, figlio di Akbor, e altri uomini con lui in Egitto.
23
Costoro fecero uscire Uria dall’Egitto, e lo condussero al re Jehoiakim, che lo colpí con la spada e gettò il suo cadavere fra le tombe dei figli del popolo.
24
Ma la mano di Ahikam, figlio di Shafan fu con Geremia, perché non lo consegnassero nelle mani del popolo per metterlo a morte.
Jérémie 36:1-32
1
Or avvenne nel quarto anno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, che questa parola fu rivolta dall’Eterno a Geremia, dicendo:
2
»Prenditi un rotolo da scrivere e scrivi su di esso tutte le parole che ti ho detto contro Israele, contro Giuda e contro tutte le nazioni, dal giorno in cui ti ho parlato, dai giorni di Giosia, fino a questo giorno.
3
Forse la casa di Giuda udrà tutto il male che io penso di far loro e si ritrarrà ciascuno dalla propria via malvagia, e cosí io perdonerò la loro iniquità e il loro peccato«.
4
Allora Geremia chiamò Baruka, figlio di Neriah e Baruk scrisse su un rotolo per scrivere, sotto dettatura di Geremia, tutte le parole che l’Eterno gli aveva detto.
5
Poi Geremia diede quest’ordine a Baruk: »Io sono impedito e non posso entrare nella casa dell’Eterno.
6
Perciò andrai tu a leggere, dal rotolo che hai scritto sotto mia dettatura, le parole dell’Eterno, negli orecchi del popolo nella casa dell’Eterno, nel giorno del digiuno; le leggerai anche negli orecchi di tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città.
7
Forse presenteranno le loro suppliche all’Eterno e si ritrarrà ciascuno dalla propria via malvagia, perché grande è l’ira e il furore che l’Eterno ha pronunciato contro questo popolo«.
8
Baruk quindi, figlio di Neriah, fece secondo tutto ciò che gli aveva comandato il profeta Geremia e lesse dal libro le parole dell’Eterno.
9
Nel quinto anno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu proclamato un digiuno davanti all’Eterno per tutto il popolo di Gerusalemme, e per tutto il popolo venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme.
10
Allora Baruk lesse dal libro le parole di Geremia agli orecchi di tutto il popolo, nella casa dell’Eterno, nella camera di Ghemariah, figlio di Shafan lo scriba, nel cortile superiore, all’ingresso della Porta Nuova della casa dell’Eterno.
11
Mikaiah, figlio di Ghemariah, figlio di Shafan, udí tutte le parole dell’Eterno lette dal libro.
12
Scese quindi alla casa del re, nella camera dello scriba, ed ecco là stavano seduti tutti i principi: Elishama lo scriba, Delaiah figlio di Scemaiah, Elnathan figlio di Akbor, Ghemariah figlio di Shafan, Sedekia figlio di Hananiah, e tutti gli altri principi.
13
Mikaiah riferí loro tutte le parole che aveva udito mentre Baruk leggeva il libro agli orecchi del popolo.
14
Allora tutti i principi mandarono Jehudi, figlio di Nethaniah, figlio di Scelemiah, figlio di Kusci a Baruk per dirgli: »Prendi in mano il rotolo dal quale hai letto agli orecchi del popolo e vieni«. Cosí Baruk, figlio di Neriah, prese in mano il rotolo e venne da loro.
15
Essi gli dissero: »Siediti e leggilo davanti a noi«. E Baruk lo lesse ai loro orecchi.
16
Quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e guardandosi l’un l’altro, dissero a Baruk: »Dobbiamo senz’altro riferire tutte queste parole al re«.
17
Poi chiesero a Baruk, dicendo: »Dicci ora come hai scritto tutte queste parole: sotto sua dettatura?«.
18
Baruk rispose loro: »Egli mi ha dettato tutte queste parole con la sua stessa bocca, e io le ho scritte con inchiostro nel libro«.
19
Allora i principi dissero a Baruk: »Va’ e nasconditi assieme a Geremia, e nessuno sappia dove siete«.
20
Poi andarono dal re, nel cortile dopo aver riposto il rotolo nella camera di Elishama lo scriba, e riferirono al re tutte quelle parole.
21
Allora il re mandò Jehudi a prendere il rotolo; ed egli lo prese dalla camera di Elishama lo scriba. Quindi Jehudi lo lesse agli orecchi del re e agli orecchi di tutti i principi che stavano presso il re.
22
Ora il re stava seduto nel suo palazzo d’inverno, (era il nono mese), con un braciere che ardeva davanti a lui.
23
Quando Jehudi ne ebbe letto tre o quattro colonne, il re lo tagliò col coltellino da scriba e lo gettò nel fuoco che era nel braciere, finché il rotolo fu interamente consumato dal fuoco che era nel braciere.
24
Né il re né alcuno dei suoi servi che udirono tutte queste parole si spaventarono o si stracciarono le vesti.
25
E sebbene Elnathan, Delaiah e Ghemariah supplicassero il re perché non bruciasse il rotolo, egli non volle ascoltarli.
26
Anzi il re ordinò a Jerahmeel figlio del re, a Seraiah, figlio di Azriel e a Scelemiah, figlio di Abdel di prendere Baruk lo scriba e il profeta Geremia. Ma l’Eterno li nascose.
27
Dopo che il re ebbe bruciato il rotolo e le parole che Baruk aveva scritto sotto dettatura di Geremia, la parola dell’Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo:
28
»Prenditi di nuovo un altro rotolo e scrivi su di esso tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Jehoiakim, re di Giuda.
29
E a Jehoiakim, re di Giuda, dirai: Cosí dice l’Eterno: Tu hai bruciato questo rotolo, dicendo: »Perché hai scritto in esso che il re di Babilonia verrà certamente e distruggerà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie?«
30
Perciò cosí dice l’Eterno riguardo a Jehoiakim re di Giuda: Egli non avrà alcuno che sieda sul trono di Davide, e il suo cadavere sarà gettato fuori ed esposto al calore del giorno e al gelo della notte.
31
Io punirò lui, la sua discendenza e i suoi servi per la loro iniquità e farò venire su di loro, sugli abitanti di Gerusalemme e sugli uomini di Giuda tutto il male che ho pronunciato contro di loro, perché non hanno ascoltato«.
32
Geremia quindi prese un altro rotolo e lo diede a Baruk, figlio di Neriah, lo scriba, il quale scrisse su di esso, sotto dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Jehoiakim, re di Giuda, aveva bruciato nel fuoco; vi furono inoltre aggiunte molte altre parole simili a quelle.