»Che cos’era tua madre? Una leonessa: stava accovacciata tra i leoni, allevava i suoi piccoli in mezzo ai leoncelli.

Protestate con vostra madre protestate, perché essa non è mia moglie e io non sono suo marito. Allontani dalla sua faccia le sue prostituzioni e i suoi adulteri di mezzo alle sue mammelle;

La loro madre infatti si è prostituita, colei che li ha concepiti si è comportata in modo vergognoso, perché ha detto: »Andrò dietro ai miei amanti, che mi danno il mio pane e la mia acqua, la mia lana e il mio lino, il mio olio e la mia bevanda«

»Figlio d’uomo, cos’è mai il legno della vite a confronto di tutti gli altri alberi o di qualsiasi ramo che si trova fra gli alberi della foresta?

Ecco lo si getta nel fuoco a bruciare; il fuoco ne divora due capi e la sua parte centrale è carbonizzata. Può essere mai utile per qualche lavoro?

Perciò, cosí dice il Signore, l’Eterno: Come il legno della vite fra gli alberi della foresta l’ho destinato ad essere bruciato nel fuoco, cosí farò con gli abitanti di Gerusalemme.

Cosí renderò il paese una desolazione, perché sono stati ripetutamente infedeli«, dice il Signore, l’Eterno.

Esso crebbe e divenne una vite estesa ma bassa, i cui rami erano rivolti verso l’aquila, mentre le sue radici erano sotto di essa. Cosí diventò una vite che fece rami e mise fronde.

Voglio cantare per il mio diletto un cantico del mio amico circa la sua vigna. Il mio diletto aveva una vigna su una collina molto fertile.

Or dunque, o abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, giudicate fra me e la mia vigna.

»Ascoltate un’altra parabola: Vi era un padrone di casa, il quale piantò una vigna, Ia cinse di una siepe, vi scavò un luogo dove pigiare l’uva, vi costruí una torre e, dopo averla affidata a certi vignaioli, partí.

ma i vignaioli, presi i suoi servi, uno lo bastonarono, un altro lo uccisero e un altro lo lapidarono.

In ultimo egli mandò loro il proprio figlio dicendo: »Avranno almeno rispetto di mio figlio!«.

E, presolo lo cacciarono fuori della vigna e lo uccisero.

Essi gli dissero: »Egli farà perire miseramente quegli scellerati, e affiderà la vigna ad altri vignaioli, i quali gli renderanno i frutti a suo tempo«.

Esse si estendono come valli, come giardini lungo un fiume, come aloe che l’Eterno ha piantati, come cedri vicini alle acque.

Verserà acqua dalle sue secchie, la sua progenie abiterà presso molte acque, il suo re si ergerà più in alto di Agag e il suo regno sarà esaltato.

perché l’Eterno, il tuo DIO, sta per farti entrare in un buon paese, un paese di corsi d’acqua, di fonti e di sorgenti che sgorgano dalle valli e dai monti;

un paese dove mangerai pane a volontà, dove non ti mancherà nulla; un paese dove le pietre sono ferro e dai cui monti scaverai il rame.

Tu portasti fuori dall’Egitto una vite scacciasti le nazioni e la piantasti.

I monti furono coperti con la sua ombra e i cedri di DIO con i suoi tralci.

Stenderò la sua mano sul mare e la sua destra sui fiumi.

Lo costituirò pure mio primogenito, il piú eccelso dei re della terra.

Renderò pure la sua progenie eterna e il suo trono come i giorni dei cieli.