Ora, dopo che lEterno ebbe rivolto queste parole a Giobbe, lEterno disse a Elifaz di Teman: »La mia ira si è accesa contro te e contro i tuoi due amici, perché non avete parlato di me rettamente, come ha fatto il mio servo Giobbe.
Non abbandonare il tuo amico né lamico di tuo padre e non andare in casa di tuo fratello nel giorno della tua sventura; è meglio uno che abita vicino che un fratello lontano.
Contro Edom Cosi dice lEterno degli eserciti: »Non cè piú sapienza in Teman? E forse venuto meno il consiglio agli intelligenti? E svanita la loro sapienza?
Tutti i suoi fratelli, tutte le sue sorelle e tutti i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo, mangiarono con lui in casa sua; essi lo confortarono e lo consolarono di tutte le avversità che lEterno aveva mandato su di lui; quindi ognuno di essi gli diede un pezzo dargento e un anello doro.
E tutti i suoi figli e tutte le sue figlie vennero a consolarlo; ma egli rifiutò di essere consolato e disse: »Io scenderò nello Sceol da mio figlio facendo cordoglio«. Così suo padre lo pianse.