Poi disse ad Adamo: »Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato dellalbero circa il quale io ti avevo comandato dicendo: »Non ne mangiare«, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con fatica tutti i giorni della tua vita.
Davide disse: »Che ho io da fare con voi, o figli di Tseruiah, che vi mostrate oggi miei avversari? Si può oggi mettere a morte qualcuno in Israele? Non so io forse che oggi sono re dIsraele?«.
Ma egli, voltatosi, disse a Pietro: »Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini«.
Come Davide tornava per benedire la sua famiglia, Mikal, figlia di Saul, uscí ad incontrare Davide e gli disse: »Quanto degno di onore è stato oggi il re dIsraele a scoprirsi davanti agli occhi delle serve dei suoi servi come si scoprirebbe un uomo del volgo!«.
Allora Davide rispose a Mikal: »Lho fatto davanti allEterno che mi ha scelto invece di tuo padre e di tutta la sua casa per stabilirmi principe dIsraele, del popolo dellEterno; perciò ho fatto festa davanti allEterno.
Io dove andrei a portare la mia vergogna? Tu invece saresti considerato uno scellerato in Israele. Ora, ti prego, parlane piuttosto al re, ed egli non mi rifiuterà a te«.
Ma, dopo aver fatto il censimento del popolo, il cuore di Davide lo riprovò grandemente, e disse allEterno: »Ho gravemente peccato in ciò che ho fatto; ma ora, o Eterno, rimuovi liniquità del tuo servo, perché ho agito con grande stoltezza«.
LEterno infatti con i suoi occhi scorre avanti e indietro per tutta la terra per mostrare la sua forza verso quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da stolto; perciò dora in avanti avrai delle guerre«,
Cera nel paese di Uz un uomo chiamato Giobbe. Questuomo era integro e retto, temeva DIO e fuggiva il male.
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Gli erano nati sette figli e tre figlie.
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Inoltre possedeva settemila pecore, tremila cammelli, cinquecento paia di buoi, cinquecento asine e un grandissimo numero di servi. Cosí questuomo era il piú grande di tutti gli Orientali.
Tutti quelli della casa di mio padre infatti non meritavano altro che la morte davanti al re mio signore; ciò nonostante tu avevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua mensa. Perciò qual diritto avrei ancora di gridare al re?«.
Inoltre ben abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo molto di piú ora al Padre degli spiriti, per vivere?
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Costoro infatti ci corressero per pochi giorni, come sembrava loro bene, ma egli ci corregge per il nostro bene affinché siamo partecipi della sua santità.
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Ogni correzione infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia ma di tristezza; dopo però rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo.
Al maestro del coro. Per Jeduthun Salmo di Davide. Io dicevo: »Veglierò sulla mia condotta, per non peccare con la mia lingua metterò un freno alla mia bocca mentre lempio mi sta davanti«.
Per il peccato della loro bocca e per le parole delle loro labbra siano presi nel laccio del loro orgoglio, a motivo delle maledizioni e menzogne che proferiscono.