I Leviti erano Jeshua, Binnui, Kadmiel, Scerebiah, Giuda e Mattaniah, che era preposto con i suoi fratelli al canto di ringraziamento.

Jeshua, Bani, Scerebiah, Jamin, Akkub, Shabbethai, Hodijah, Maaseiah, Kelita, Azaria, Jozabad, Hanan, Pelaiah e i Leviti aiutavano il popolo a capire la legge, mentre il popolo stava in piedi al suo posto.

Poi Jeshua, Bani e Kadmiel, Scebaniah, Bunni, Scerebiah, Bani e Kenani salirono sulla tribuna dei Leviti e gridarono ad alta voce all’Eterno, il loro DIO.

I Leviti: Jeshua, figlio di Azaniah, Binnui dei figli di Henadad e Kadmiel,

Mika, Rehob, Hashabiah,

Hodijah, Bani e Beninu.

Davide, ormai vecchio e sazio di giorni, costituí re su Israele suo figlio Salomone.

Si contarono i Leviti da trent’anni in su; e il numero degli individui maschi fu di trentottomila.

quattromila erano portinai e quattromila dovevano lodare l’Eterno con gli strumenti che Davide aveva fatto per celebrarlo.

Dei Ghershoniti: Ladan e Scimei.

Figli di Scimei: Scelomith, Haziel e Haran, tre in tutto. Questi erano i capi delle famiglie paterne di Ladan.

Jahath era il capo, Zina, il secondo; Jeush e Beriah non ebbero molti figli perciò nel censimento formarono una sola casa paterna.

Figli di Amram: Aaronne e Mosè Aaronne fu appartato per consacrare le cose sacrosante, lui e i suoi figli per sempre, per bruciare incenso, davanti all’Eterno, per servirlo e per benedire il suo nome per sempre.

I figli di Mosè furono Gershom e Eliezer.

Dei figli di Eliezer, Rehabiah fu il capo. Eliezer non ebbe altri figli, ma i figli di Rehabiah furono numerosissimi.

Dei figli di Hebron Jerijah fu il capo, Amariah il secondo, Jahaziel il terzo e Jekameam il quarto.

I figli di Merari furono Mahli e Musci. I figli di Mahli furono Eleazar e Kish.

I figli di Musci furono Mahli, Eder e Jeremoth; tre in tutto.

Poiché Davide aveva detto: »L’Eterno, DIO d’Israele, ha dato riposo al suo popolo, perché egli potesse dimorare in Gerusalemme per sempre.

Secondo le ultime disposizioni di Davide si fece il censimento dei figli di Levi dai vent’anni in su.

con i pani della presentazione, con il fior di farina per l’offerta di cibo, con le focacce non lievitate, con le cose da cuocere nella padella, con ciò che era mescolato con olio e con tutte le misure, e dimensioni.

e per offrire del continuo davanti all’Eterno tutti gli olocausti, secondo il numero che la legge imponeva loro nei sabati, nei noviluni e nelle feste solenni.

Poi Davide e i capi dell’esercito appartarono per il servizio alcuni dei figli di Asaf, di Heman, e di Jeduthun perché cantassero inni sotto ispirazione con cetre, con arpe e con cembali. Il numero degli uomini che prestavano questo servizio era:

Di Jeduthun, i figli di Jeduthun: Ghedaliah, Tseri, Jeshaiah, Scimei, Hashabiah e Mattihiah, sei, sotto la direzione del loro padre Jeduthun, che cantava inni sotto ispirazione con la cetra per celebrare e lodare l’Eterno.

Tutti questi erano figli di Heman veggente del re, secondo la parola di DIO di esaltare la sua potenza. DIO infatti aveva dato a Heman quattordici figli e tre figlie.

Il loro numero, insieme ai loro fratelli addestrati a cantare all’Eterno, tutti quelli veramente capaci, era di duecentottantotto.

Il primo designato dalla sorte per Asaf fu Josef, il secondo Ghedaliah, con i suoi fratelli e i suoi figli, dodici in tutto;

il quarto fu Jitsri, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;

il sesto fu Bukkiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;

l’ottavo fu Jeshaiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;

il decimo fu Scimei, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;

il dodicesimo fu Hashabiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;

il quattordicesimo fu Mattithiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;

il sedicesimo fu Hananiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;

il diciottesimo fu Hanani, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto;

Or questa è la benedizione con la quale Mosè, uomo di DIO, benedisse i figli d’Israele, prima di morire.

Allora i figli di Giuda si presentarono a Giosuè a Ghilgal; e Caleb, figlio di Jefunneh, il Kenizeo, gli disse: »Tu sai ciò che l’Eterno disse a Mosè, uomo di DIO, riguardo a me e a te a Kadesh-Barnea.

Allora la donna disse ad Elia: »Ora riconosco che tu, sei un uomo di DIO e che la parola dell’Eterno sulla tua bocca è verità«.

Stando quindi alle norme di Davide, suo padre, egli stabilí le classi dei sacerdoti per il loro servizio, i Leviti nelle loro mansioni (di lodare l’Eterno e di prestare servizio davanti ai sacerdoti) secondo i compiti di ogni giorno, e i portinai secondo le loro classi a ciascuna porta, perché cosí aveva ordinato Davide l’uomo di DIO.

Ma tu, o uomo di Dio, fuggi queste cose e procaccia la giustizia, la pietà, la fede, l’amore, la pazienza e la mansuetudine.

affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.

Bakbukiah e Unni, loro fratelli, stavano di fronte a loro secondo le loro mansioni.

Quando i costruttori gettarono le fondamenta del tempio dell’Eterno, erano presenti i sacerdoti vestiti dei loro paramenti con trombe e i Leviti, figli di Asaf, con cembali per lodare l’Eterno, secondo le istruzioni di Davide, re d’Israele.

Essi cantavano, celebrando e lodando l’Eternò, »Perché egli è buono, perché la sua benignità verso Israele dura in eterno«. Tutto il popolo mandava alte grida di gioia, lodando l’Eterno, perché erano state gettate le fondamenta della casa dell’Eterno.