Nell’anno venticinquesimo della nostra cattività, all’inizio dell’anno, il decimo giorno del mese, nel quattordicesimo anno da quando la città era stata presa, in quello stesso giorno la mano dell’Eterno fu sopra di me; e mi trasportò là.

Egli mi condusse là, ed ecco un uomo, il cui aspetto era come l’aspetto di bronzo, con in mano una cordicella di lino e una canna per misurare; egli stava in piedi, sulla porta.

Ed ecco, c’era un muro all’esterno del tempio, tutt’intorno. La canna per misurare in mano all’uomo era lunga sei cubiti, di un cubito e un palmo ciascuno. Egli misurò la larghezza del muro: era una canna, e l’altezza una canna.

Ogni camera misurava una canna di lunghezza e una canna di larghezza. Fra le camere c’era uno spazio di cinque cubiti. La soglia della porta vicina all’atrio della porta interna era di una canna.

Poi misurò l’atrio della porta: era otto cubiti, mentre i suoi pilastri erano due cubiti. L’atrio della porta era nella parte interna.

Misurò la larghezza dell’ingresso della porta: era di dieci cubiti; la lunghezza della porta era di tredici cubiti.

E misurò quindi la porta dal tetto di una delle camere al tetto dell’altra; la larghezza da porta a porta era di venticinque cubiti.

Dal davanti della porta d’ingresso al davanti dell’atrio della porta interna c’erano cinquanta cubiti.

Poi mi condusse nel cortile esterno ed ecco, c’erano camere e un lastrico tutt’intorno al cortile; trenta camere davano sul lastrico.

Poi misurò la larghezza dal davanti della porta inferiore, al davanti della porta esteriore del cortile interno: erano cento cubiti a est e a nord.

Le sue camere erano tre da una parte e tre dall’altra parte; i suoi pilastri e i suoi archi avevano la stessa grandezza della prima porta: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza.

Il cortile interno aveva una porta che stava di fronte alla porta nord, esattamente come era per la porta est, misurò da porta a porta: erano cento cubiti.

In essa e nei suoi archi c’erano finestre tutt’intorno, come le altre finestre: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza.

Il cortile interno aveva una porta verso sud; misurò la distanza da porta a porta verso sud: cento cubiti.

Anche le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi avevano le stesse dimensioni. Essa aveva finestre e archi tutt’intorno e misurava cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza.

I suoi archi davano sul cortile esterno; c’erano palme sui suoi pilastri, e vi si saliva per otto gradini.

Anche le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi avevano le stesse dimensioni. Essa aveva finestre e archi tutt’intorno e misurava cinquanta Cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza.

Quindi mi condusse alla porta nord e la misurò: aveva le stesse dimensioni,

I suoi pilastri davano sul cortile esterno; c’erano delle palme sui suoi pilastri da una parte e dall’altra, e vi si saliva per otto gradini.

Nell’atrio della porta c’erano due tavole da una parte e due tavole dall’altra parte, sulle quali venivano scannati gli olocausti, i sacrifici per il peccato e per la trasgressione.

Cosí ai lati della porta c’erano quattro tavole da una parte e quattro tavole dall’altra parte: otto tavole in tutto su cui venivano scannati i sacrifici.

»Nel primo anno del re Ciro, il re Ciro pubblicò un editto riguardo alla casa di Dio a Gerusalemme: »Il tempio, il luogo dove si offrono sacrifici, sia ricostruito. Le sue fondamenta siano saldamente gettate. Abbia sessanta cubiti di altezza e sessanta cubiti di larghezza,

con tre ordini di grosse pietre e un ordine di legname nuovo; e le spese siano pagate dalla reggia.

Poi mi condusse nel santuario e misurò i pilastri: sei cubiti di larghezza da una parte e sei cubiti di larghezza dall’altra parte, come era la larghezza del tabernacolo.

Quindi entrò dentro e misurò i pilastri della porta: due cubiti, la porta era sei cubiti e la larghezza della porta sette cubiti

Quindi misurò il muro del tempio: sei cubiti; mentre la larghezza di ogni camera laterale tutt’intorno al tempio era di quattro cubiti.

L’ampiezza delle camere laterali aumentava man mano che si saliva da un piano all’altro, perché le sporgenze del muro del tempio salivano come gradini tutt’intorno al tempio; perciò l’ampiezza della struttura del tempio aumentava man mano che si saliva dal piano inferiore al superiore passando per quello di mezzo,

La larghezza del muro esterno delle camere laterali era di cinque cubiti; lo spazio lasciato libero tra le camere laterali che appartenevano al tempio

Le porte delle camere laterali davano sullo spazio libero: una porta verso nord e una porta verso sud, la larghezza dello spazio libero era di cinque cubiti tutt’intorno.

Poi misurò il tempio che era cento cubiti di lunghezza. Lo spazio vuoto, la costruzione e i suoi muri erano pure cento cubiti di lunghezza.

Misurò la lunghezza della costruzione davanti allo spazio vuoto della costruzione, nella parte posteriore con le sue gallerie da una parte e dall’altra parte: cento cubiti. Cosí misurò l’interno del santuario e gli atri del cortile.

La città era a forma quadrangolare, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; egli misurò la città con la canna, ed era di dodicimila stadi; la sua lunghezza, larghezza e altezza erano uguali.

Misurò anche il muro ed era di centoquarantaquattro cubiti, a misura di uomo, cioè d’angelo.