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Così Giacobbe passò in quel luogo la notte; e da ciò che gli veniva sottomano egli scelse un dono per suo fratello Esaú:
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duecento capre e venti becchi, duecento pecore e venti montoni,
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trenta cammelle allattanti con i loro piccoli, quaranta mucche e dieci tori, venti asine e dieci puledri.
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Poi li consegnò ai suoi servi, ogni gregge per conto suo, e disse ai suoi servi: »Passate davanti a me e lasciate un certo spazio fra un gregge e laltro«.
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E ordinò al primo: »Quando mio fratello Esaú ti incontrerà e ti chiederà: »Di chi sei tu e dove vai? A chi appartengono questi animali davanti a te?«,
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tu risponderai: »Appartengono al tuo servo Giacobbe; è un dono inviato al mio signore Esaú; ed ecco, egli stesso viene dietro di noi««.
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Egli diede lo stesso ordine al secondo, al terzo e a tutti quelli che seguivano le greggi, dicendo: »In questo modo parlerete a Esaú quando lo incontrerete;
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e direte: »Ecco, il tuo servo Giacobbe sta venendo egli stesso dietro di noi««. Perché diceva: »Io lo placherò col dono che mi precede e dopo vedrò la sua faccia; forse mi farà buona accoglienza«.