Ora perciò ascolti di grazia, il re mio signore le parole del suo servo. Se è l’Eterno che t’incita contro di me, egli accetti un’oblazione! Ma se sono gli uomini, siano maledetti davanti all’Eterno, perché oggi mi hanno scacciato per impedirmi di aver parte all’eredità dell’Eterno, dicendomi: »Va’ a servire altri dei«.

Non andrai in giro calunniando fra il tuo popolo, né prenderai posizione contro la vita del tuo prossimo. Io sono l’Eterno.

Sterminerò chi calunnia in segreto contro il suo prossimo; non sopporterò l’uomo altezzoso di occhi e superbo di cuore.

I loro principi sono stati precipitati dai dirupi, ed essi daranno ascolto alle mie parole, perché sono piacevoli.

L’uomo perverso semina contese, e chi calunnia separa gli amici migliori.

Il malvagio presta attenzione alle labbra inique, il bugiardo dà ascolto alla lingua perversa.

Le parole del calunniatore sono come bocconcini prelibati, che scendono fino nell’intimo delle viscere,

La tramontana porta la pioggia, e la lingua che calunnia di nascosto rende un volto indignato.

Quando manca la legna, il fuoco si spegne; e quando non c’è maldicente, la disputa cessa.

Le parole del maldicente sono come cibi squisiti e penetrano fino nell’intimo delle viscere.

Se un sovrano dà retta a parole menzognere, tutti i suoi ministri diventano empi.

Inoltre non fare attenzione a tutte le parole che si dicono, per non sentirti maledire dal tuo servo

perché anche il tuo cuore sa che tu stesso hai molte volte maledetto altri.

Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell’iniquità. Posta com’è fra le nostre membra, la lingua contamina tutto il corpo, infiamma il corso della vita ed è infiammata dalla Geenna.