Non temere, perché io sono con te non smarrirti, perché io sono il tuo DIO. Io ti fortifico e anche ti aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia.

Non temere, o verme di Giacobbe, o uomini d’Israele! Io ti aiuto dice l’Eterno; Il tuo Redentore è il Santo d’Israele.

Cosí possiamo dire con fiducia: »Il Signore è il mio aiuto, e io non temerò. Che cosa mi potrà fare l’uomo?«.

innalza gli umili e mette al sicuro in alto gli amitti.

prende i savi nella loro astuzia, e il consiglio dei disonesti va presto in fumo.

ma Dio salva il bisognoso dalla spada, dalla bocca dei potenti e dalle loro mani.

Salmo di Davide L’Eterno è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? L’Eterno è la roccaforte della mia vita; di chi avrò paura?

Anche se si accampasse un esercito contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; anche se scoppiasse una guerra contro di me, anche allora avrei fiducia.

Al maestro del coro. Dei figli di Kore, per voce di soprano. Canto. DIO è per noi un rifugio ed una forza, un aiuto sempre pronto nelle avversità.

Perciò noi non temeremo, anche se la terra si dovesse spostare e se i monti fossero gettati nel mezzo del mare,

Chi dimora nel riparo dell’Altissimo, riposa all’ombra dell’Onnipotente.

dico all’Eterno: »Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio DIO, in cui confido«.

Nel timore dell’Eterno c’è una grande sicurezza, e i suoi figli avranno un luogo di rifugio.

Nessun’arma fabbricata contro di te avrà successo, e ogni lingua che si alzerà in giudizio contro di te, la condannerai. Questa è l’eredità dei servi dell’Eterno, e la loro giustizia viene da me«, dice l’Eterno.

Non temere, o piccol gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno.

Ci sono molti disegni nel cuore dell’uomo, ma solo il piano dell’Eterno rimarrà fermo.

Quando giungemmo a Roma, il centurione consegnò i prigionieri al capitano della guardia, ma a Paolo fu concesso di abitare per conto suo con un soldato di guardia.

quando andrò in Spagna, verrò da voi; passando, spero infatti di vedervi e di essere accompagnato da voi fin là, dopo aver goduto un poco della vostra compagnia.

Poiché fino a quando il figlio di Isai vivrà sulla terra, non vi sarà stabilità né per te né per il tuo regno. Manda dunque a prenderlo e conducilo da me, perché deve morire«.

Ora so per certo che tu regnerai e che il regno d’Israele sarà reso stabile nelle tue mani.

ma se è da Dio, voi non la potete distruggere, perché vi trovereste a combattere contro Dio stesso!«.