Usa dunque misericordia col tuo servo, perché hai fatto entrare il tuo servo in un patto dell’Eterno con te; ma se vi è in me qualche colpa uccidimi tu. Perché dovresti condurmi da tuo padre?«.

Saul diede ascolto alla voce di Gionathan e giurò: »Com’è vero che l’Eterno vive, egli non morirà!«.

Saul allora inviò messaggeri a casa di Davide per sorvegliarlo e ucciderlo il mattino dopo; ma Mikal, moglie di Davide, lo avvertì della cosa, dicendo: »Se non ti metti in salvo questa notte, domani sarai morto«.

Poi Mikal prese l’idolo di casa e lo pose nel letto; al posto del capo mise una coltre di pelo di capra e la coperse con un panno.

Allora Saul inviò di nuovo i messaggeri a vedere Davide e disse loro: »Portatemelo nel letto, perché io lo faccia morire«.

Ciò che hai compiuto non è affatto buono. Com ‘è vero che l’Eterno vive voi meritate la morte perché non avete fatto buona guardia al vostro signore l’unto dell’Eterno! E ora guarda dov’è la lancia del re e la brocca dell’acqua che era presso il suo capo!«.

Tutti quelli della casa di mio padre infatti non meritavano altro che la morte davanti al re mio signore; ciò nonostante tu avevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua mensa. Perciò qual diritto avrei ancora di gridare al re?«.

Giunga fino a te il gemito dei prigionieri, secondo la potenza del tuo braccio, salva quelli che sono condannati a morte.