Con linizio del nuovo anno, nel tempo in cui i re vanno a combattere, Davide mandò Joab con i suoi servi e con tutto Israele a devastare il paese dei figli di Ammon e ad assediare Rabbah; ma Davide rimase a Gerusalemme.
Davide andava ovunque Saul lo mandava e riusciva bene. Così Saul lo mise a capo degli uomini di guerra, ed era gradito a tutto il popolo e anche ai servi di Saul.
E su ogni argomento che richiedeva sapienza e intendimento e intorno ai quali il re li interrogasse, li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che erano in tutto il suo regno.
Perciò così dice lEterno, il DIO dIsraele: Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre avrebbero sempre camminato davanti a me; ma ora lEterno dice: Lungi da me tal cosa; poiché io onoro quelli che mi onorano ma quelli che mi disprezzano saranno pure disprezzati.
Allora Saul disse: »Ho peccato torna, figlio mio Davide, poiché, io non ti farò più alcun male, perché oggi la mia vita e stata preziosa ai tuoi occhi, ecco ho agito da stolto e mi sono grandemente sbagliato«.
Il re mandò ancora un terzo capitano di cinquanta con i suoi cinquanta uomini. Questo terzo capitano di cinquanta salí e andò a gettarsi davanti a Elia, e lo supplicò, dicendo: »O uomo di DIO, ti prego, la mia vita e la vita di questi cinquanta tuoi servi siano preziose ai tuoi occhi!
Per voi dunque che credete essa è preziosa, ma per coloro che disubbidiscono: »La pietra, che gli edificatori hanno rigettato, è divenuta la testata dangolo, pietra dinciampo e roccia dintoppo che li fa cadere«.