Il suo fogliame era bello, il suo frutto abbondante e in esso cera cibo per tutti; sotto di esso trovavano ombra le bestie dei campi, gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami e da lui prendeva cibo ogni essere vivente.
Esso è certamente il piú piccolo di tutti i semi, ma una volta cresciuto è il piú grande di tutte le erbe e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami«.
Ma se la cosa non è così, esca da Abimelek un fuoco che divori gli abitanti di Sichem e la casa di Millo, ed esca dagli abitanti di Sichem e dalla casa di Millo un fuoco che divori Abimelek«.
Così ciascuno di loro tagliò un ramo e seguì Abimelek; posero i rami contro il torrione e arsero il torrione al di sopra di loro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.
un fuoco è uscito da una verga dei suoi rami e ne ha divorato il frutto; in essa non cè piú alcun ramo robusto idoneo per scettri reali«. Questa è una lamentazione ed è diventata una lamentazione.
Joas, re dIsraele, mandò a dire ad Amatsiah, re di Giuda: »La spina del Libano mandò a dire al cedro del Libano: »Da tua figlia in moglie a mio figlio«. Ma di lí passò una bestia selvaggia del Libano e calpestò la spina.
Per mezzo dei tuoi servi hai insultato il Signore e hai detto: »Con la moltitudine dei miei carri sono salito in cima ai monti, nei recessi del Libano. Abbatterò i suoi cedri piú alti e i suoi cipressi piú belli; raggiungerò la sua altura piú remota, la sua foresta piú lussureggiante.