Fa camminare scalzi i sacerdoti e rovescia i potenti.

Versa il disprezzo sui nobili, e allenta la cintura ai forti.

I suoi passi vigorosi si raccorciano e i suoi stessi disegni lo portano in rovina.

Una trappola lo afferra per il calcagno e un laccio lo trattiene saldamente.

Terrori lo spaventano da ogni lato e lo incalzano ad ogni passo.

Da’ libero sfogo ai furori della tua ira; guarda a tutti i superbi e abbassali,

guarda a tutti i superbi e umiliali, e schiaccia i malvagi ovunque si trovino.

Ho visto l’uomo potente e violento prosperare come un albero verdeggiante sul suo suolo natìo,

ma poi è scomparso, ed ecco, non è piú; ho cercato, ma non si è piú trovato.

Egli getta il disprezzo sui principi e li fa errare per luoghi deserti, dove non c’è via alcuna.

L’orgoglio dell’uomo lo porta in basso, ma chi è umile di spirito otterrà gloria.

Sarà come quando uno fugge davanti a un leone e s’imbatte in un orso; o entra in casa, appoggia la mano alla parete e un serpente lo morde.

Il giorno dell’Eterno non è forse tenebre e non luce, molto tenebroso e senza alcun splendore?

Ai giorni di Shamgar, figlio di Anath, ai giorni di Jael, le strade erano deserte, e i viandanti seguivano sentieri tortuosi.

Benedetta sia fra le donne Jael moglie di Heber, il Keneo! Sia benedetta fra le donne che abitano nelle tende!

Sia la loro mensa un laccio davanti a loro, e la loro prosperità una trappola.

»Non c’è pace per gli empi«, dice il mio DIO.