Le cose non stanno cosí, ma un uomo della contrada montuosa di Efraim, di nome Sceba, figlio di Bikri ha alzato la mano contro il re, contro Davide. Consegnatemi lui solo e io mi allontanerò dalla città«. La donna disse a Joab: »Ecco, la sua testa ti sarà gettata dalle mura«.
Allora la donna, con la sua saggezza si rivolse a tutto il popolo; e quelli tagliarono la testa a Sceba, figlio di Bikri, e la gettarono a Joab. Questi fece suonare la tromba e tutti si allontanarono dalla città, e ognuno andò alla propria tenda. Joab tornò quindi a Gerusalemme presso il re.
Mentre stavano rallegrandosi, ecco alcuni uomini della città, gente perversa, circondarono la casa, picchiando alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa: »Fa uscire quelluomo che è entrato in casa tua, perché lo vogliamo conoscerò!«.
che uomini perversi sono usciti di mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: »Andiamo a servire altri dèi«, che voi non avete mai conosciuto,
Allora tutti i malvagi e gli spregevoli fra gli uomini che erano andati con Davide presero a dire: »Poiché costoro non sono venuti con noi, non daremo loro nulla del bottino che abbiamo ricuperato, eccetto la moglie e i figli di ciascuno; li conducano via e se ne vadano!«.
Si trovava là un uomo scellerato di nome Sceba, figlio di Bikri, un Beniaminita, il quale suonò la tromba e disse: »Non abbiamo alcuna parte con Davide e nessuna eredità col figlio di Isai! O Israele, ciascuno alle proprie tende«.
Poi vennero due scellerati che si sedettero di fronte a lui; e questi scellerati deposero contro Naboth davanti al popolo dicendo: »Naboth ha maledetto DIO e il re«. Quindi lo condussero fuori della città e lo lapidarono con pietre; cosí egli morì.
Attorno a lui si sono radunati uomini spregevoli, dei farabutti, che si sono fatti forti contro Roboamo, figlio di Salomone, quando Roboamo era giovane e inesperto, e non era forte abbastanza da resistere loro.
La mano dei testimoni sarà la prima a levarsi contro di lui per farlo morire; poi seguirà la mano di tutto il popolo; così estirperai il male di mezzo a te.
Ma luomo che agirà con presunzione e non darà ascolto al sacerdote che sta là per servire lEterno, il tuo DIO, o al giudice, quelluomo morirà; così toglierai via il male da Israele;
Allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno con pietre ed egli morirà; così sradicherai il male di mezzo a te, e tutto Israele verrà a saperlo e avrà timore.
allora faranno uscire la giovane allingresso della casa di suo padre e la gente della sua città la lapiderà con pietre ed essa morirà, perché ha commesso unatto infame in Israele, facendo la prostituta in casa di suo padre. Così estirperai il male di mezzo a te.
li condurrete ambedue alla porta di quella città e li lapiderete con pietre, ed essi moriranno: la fanciulla perché, pur essendo in città, non ha gridato, e luomo perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così estirperai il male di mezzo a te.
Se si sorprende un uomo a rapire uno dei suoi fratelli fra i figli dIsraele e lo maltratta e lo vende, quel rapitore sarà messo a morte; così estirperai il male di mezzo a te.
Se un uomo pecca contro un altro uomo DIO lo giudica, ma se un uomo pecca contro lEterno, chi intercederà per lui?«. Ma essi non diedero ascolto alla voce del loro padre, perciò lEterno voleva farli morire.
Mentre stava ancora parlando a lui il re gli disse »Ti abbiamo forse fatto consigliere del re? Smettila! Perché vorresti essere ucciso?«. Allora il profeta smise, ma disse: »Io so che DIO ha deciso di distruggerti, perché hai fatto questo e non hai dato ascolto al mio consiglio«.
Or essi, pur avendo riconosciuto il decreto di Dio secondo cui quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non solo le fanno, ma approvano anche coloro che le commettono.
Poi udii unaltra voce dal cielo che diceva: »Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe,