Quando quelluomo si alzò per andarsene con la sua concubina e col suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: »Ecco, il giorno volge a sera; ti prego, passa qui la notte; vedi, il giorno sta per finire; passa qui la notte e il tuo cuore si rallegri; domani vi metterete in cammino presto e andrai a casa«.
Essi uscirono nei campi, raccolsero luva nelle loro vigne, la pigiarono e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimelek.
Così nella gioia del loro cuore, dissero: »Fate venire Sansone, perché ci faccia divertire!«. Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione, ed egli fece il buffone avanti a loro. Poi lo misero fra le colonne.
Abigail ritornò quindi da Nabal; egli stava facendo un banchetto in casa sua, come un banchetto da re. Nabal aveva il cuore allegro, perché era ubriaco fradicio, perciò ella non gli fece sapere niente, né poco né molto, fino allo spuntar del giorno.
Il settimo giorno, quando il cuore del re era allegro per il vino, egli ordinò a Mehuman, a Biztha, a Harbona, a Bigtha, ad Abagtha, a Zethar e a Karkas, i sette eunuchi che servivano alla presenza del re Assuero,
Quando infatti diranno: »Pace e sicurezza«, allora una subitanea rovina cadrà loro addosso, come le doglie di parto alla donna incinta e non scamperanno affatto.
E gli abitanti della terra si rallegreranno su di loro faranno festa e si manderanno doni gli uni agli altri, perché questi due profeti avevano tormentato gli abitanti della terra«.
E in quel momento si fece un gran terremoto, la decima parte della città cadde e settemila persone furono uccise nel terremoto, il resto fu spaventato e diede gloria al Dio del cielo.