Allora i figli di Giuda si presentarono a Giosuè a Ghilgal; e Caleb, figlio di Jefunneh, il Kenizeo, gli disse: »Tu sai ciò che lEterno disse a Mosè, uomo di DIO, riguardo a me e a te a Kadesh-Barnea.
Or un uomo di DIO venne da Eli e gli disse: »Così parla lEterno: Non mi sono io forse rivelato alla casa di tuo padre, quando essi erano in Egitto schiavi della casa del Faraone?
Il servo gli disse: »Ecco, in questa città cè un uomo di DIO, che è tenuto in grande onore; tutto ciò che egli dice, si avvera certamente. Ora andiamo là, forse ci indicherà la via che dobbiamo seguire«.
Ella allora disse ad Elia: »Che ho io da far con te o uomo di DIO? Sei forse venuto da me per farmi ricordare il mio peccato e per uccidermi il figlio?«.
Allora Eliseo le disse: »In questa stagione, lanno prossimo, tu abbraccerai un figlio«. Ella rispose: »No, mio signore; o uomo di DIO, non ingannare la tua serva!«.
E lAngelo dellEterno gli apparve in una Fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mosè guardò ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava.
Poi aggiunse: »Io sono il DIO di tuo padre, il DIO di Abrahamo, il DIO di Isacco e il DIO di Giacobbe«. E Mosè si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare DIO.
Egli si avvicinò al luogo dove mi trovavo e, quando giunse, io ebbi paura e caddi sulla mia faccia. Ma egli mi disse: »Intendi bene, o figlio duomo, perché questa visione riguarda il tempo della fine«.
Poi mi disse: »Daniele, uomo grandemente amato intendi le parole che ti dico e alzati in piedi, perché ora sono stato mandato da te«. Quando mi ebbe detto questa parola, io mi alzai in piedi tutto tremante.
E langelo, rispondendo, gli disse: »Io sono Gabriele che sto alla presenza di Dio, e sono stato mandato per parlarti e annunziarti queste buone novelle.