Per amor tuo io soffro vituperio, e la vergogna mi copre la faccia.

Io sopporterò l’indignazione dell’Eterno, perché ho peccato contro di lui, finché egli difenderà la mia causa e farà giustizia per me; egli mi farà uscire alla luce e io contemplerò la sua giustizia.

E costrinsero un passante, un certo Simone di Cirene che tornava dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo, perché portasse la sua croce.

E chiunque non porta la sua croce e mi segue, non può essere mio discepolo.

tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.

Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo.

Usciamo dunque fuori del campo e andiamo a lui portando il suo vituperio.

Io Giovanni, vostro fratello e compagno nell’afflizione, nel regno e nella costanza di Cristo Gesú, ero nell’isola chiamata Patmos, a motivo della Parola di Dio e della testimonianza di Gesú Cristo.

Poiché hai custodito la parola della mia costanza, anch’io ti custodirò dall’ora della prova che verrà su tutto il mondo, per mettere alla prova coloro che abitano sulla terra.

Sta’ in silenzio davanti all’Eterno e aspettalo; non affliggerti per colui che prospera nelle sue imprese, per l’uomo che segue i suoi malvagi disegni.

Ma la parte che è caduta in buona terra sono coloro che, dopo aver udita la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono e portano frutto con perseveranza«.

Nella vostra perseveranza guadagnerete le anime vostre«.

la vita eterna a coloro che cercano gloria, onore e immortalità, perseverando nelle opere di bene

E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza,

la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza.

Ma se speriamo ciò che non vediamo, l’aspettiamo con pazienza.

allegri nella speranza, costanti nell’afflizione, perseveranti nella preghiera;

Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza.

Ora il Dio della pazienza e della consolazione vi dia di avere gli uni verso gli altri gli stessi pensieri, secondo Cristo Gesù,

fortificati con ogni forza, secondo la sua gloriosa potenza, per ogni perseveranza e pazienza, con gioia,

E il Signore diriga i vostri cuori all’amore di Dio e alla perseveranza di Cristo.

affinché non diventiate pigri, ma siate imitatori di coloro che mediante fede e pazienza ereditano le promesse.

E cosí, Abrahamo, avendo aspettato con pazienza, ottenne la promessa.

Avete infatti bisogno di perseveranza affinché, fatta la volontà di Dio otteniate ciò che vi è stato promesso.

Anche noi dunque, essendo circondati da un cosí gran numero di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti,

sapendo che la prova della vostra fede produce costanza.

E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.

Or dunque, fratelli, siate pazienti fino alla venuta del Signore; guardate come l’agricoltore aspetta il prezioso frutto della terra con pazienza, finché abbia ricevuto la pioggia della prima e dell’ultima stagione,

Non lamentatevi gli uni degli altri, fratelli, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alle porte.

Ecco, noi proclamiamo beati coloro che hanno perseverato; avete udito parlare della pazienza di Giobbe, e avete visto la sorte finale che il Signore gli riserbò, poiché il Signore è pieno di misericordia e di compassione.

alla conoscenza l’auto-controllo, all’auto-controllo la perseveranza, alla perseveranza la pietà

Salutate Trifena e Trifosa, che si affaticano nel Signore. Salutate la cara Perside, che si è molto affaticata nel Signore.

vi esorto a sottomettervi anche voi a tali persone e a chiunque si adopera e si affatica nell’opera comune.

Perciò ci studiamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che partiamo da esso.

nelle battiture, nelle prigionie, nelle sedizioni, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni,

E non ci vantiamo oltre misura delle fatiche altrui, ma nutriamo la speranza che, crescendo la vostra fede, noi saremo maggiormente considerati tra di voi secondo i nostri limiti,

Sono essi ministri di Cristo? Parlo da stolto, io lo sono più di loro; nelle fatiche molto di piú, nelle battiture grandemente di piú, molto piú nelle prigionie e spesso in pericolo di morte.

affinché nel giorno di Cristo abbia di che gloriarmi, per non aver corso invano né invano faticato.

Prego anche te, vero compagno, sovvieni a queste donne, le quali hanno combattuto con me nell’evangelo, insieme con Clemente e gli altri miei compagni d’opera, i cui nomi sono nel libro della vita.

ricordando continuamente la vostra opera di fede, la fatica del vostro amore e la costanza della speranza che voi avete nel Signore nostro Gesú Cristo davanti a Dio, nostro Padre,

Voi, fratelli, vi ricordate infatti della nostra fatica e travaglio, come lavorando giorno e notte per non essere di peso a nessuno di voi, abbiamo predicato tra voi l’evangelo di Dio.

Ora, fratelli, vi preghiamo di aver rispetto per quelli che si affaticano fra di voi, che vi sono preposti nel Signore e che vi ammoniscono,

e non abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e travaglio giorno e notte, per non essere di peso ad alcuno di voi.

Per questo infatti ci affatichiamo e siamo vituperati, poiché abbiamo sperato nel Dio vivente, il quale è il Salvatore di tutti gli uomini e principalmente dei credenti.

Gli anziani che esercitano bene la presidenza siano reputati degni di un doppio onore, principalmente quelli che si affaticano nella parola e nell’insegnamento.

Dio infatti non è ingiusto da dimenticare l’opera vostra e la fatica d’amore che avete mostrato per il suo nome, con i servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi.

Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi,

Perciò, avendo questo ministero per Ia misericordia che ci è stata fatta, non ci perdiamo d’animo.

Perciò noi non ci perdiamo d’animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno.

Or non veniamo meno nell’animo facendo il bene; se infatti non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo.

Ma quanto a voi, fratelli, non vi stancate nel fare il bene.

Ora considerate colui che sopportò una tale opposizione contro di sé da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate e veniate meno.

e avete dimenticato l’esortazione che si rivolge a voi come a figli: »Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non perderti d’animo quando sei da lui ripreso,