perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per glingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito,
E per un anno intero essi si radunarono con la chiesa e ammaestrarono un gran numero di gente; e, per la prima volta ad Antiochia, i discepoli furono chiamati Cristiani.
Ma il Signore, lEterno, mi ha soccorso, per cui non sono stato confuso; per questo ho reso la mia faccia come una selce e so che non sarò svergognato.
Non temere, perché non sarai confusa; non aver vergogna, perché non dovrai arrossire; dimenticherai anzi la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai piú il disonore della tua vedovanza.
secondo la mia fervida attesa e speranza, che non sarò svergognato in cosa alcuna, ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà magnificato nel mio corpo, o per vita o per morte.
Per questo motivo io soffro anche queste cose, ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno.
tenendo gli occhi su Gesú, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrí la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.
per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, laccesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
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E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che lafflizione produce perseveranza,
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la perseveranza esperienza e lesperienza speranza.
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Or la speranza non confonde, perché lamore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.