sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri,

preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi,

Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità mediante lo Spirito, per avere un amore fraterno senza alcuna simulazione, amatevi intensamente gli uni gli altri di puro cuore,

Poiché ogni carne è come l’erba ed ogni gloria d’uomo è come il fiore dell’erba; l’erba si secca e il fiore cade,

per vivere il tempo che resta nella carne non piú nelle passioni degli uomini, ma secondo la volontà di Dio.

In quel giorno gli uomini getteranno ai topi e ai pipistrelli i loro idoli d’argento e i loro idoli d’oro, che si erano fabbricati per adorarli,

Considerate come impure le, vostre immagini scolpite ricoperte d’argento e le vostre immagini di metallo fuso rivestite d’oro; le getterete via come una cosa impura, »Fuori!«, direte loro.

Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo. Perché mai vorreste morire, o casa d’Israele?

Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore«, dice il Signore, l’Eterno. »Convertitevi dunque e vivrete«.

La notte è avanzata e il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.

per spogliarvi, per quanto riguarda la condotta di prima, dell’uomo vecchio che si corrompe per mezzo delle concupiscenze della seduzione,

e per essere rivestiti dell’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità.

Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria;

fra cui un tempo camminaste anche voi, quando vivevate in esse.

Anche noi dunque, essendo circondati da un cosí gran numero di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti,

Perciò, deposta a ogni lordura e residuo di malizia, ricevete con mansuetudine la parola piantata in voi, la quale può salvare le anime vostre.

Non lamentatevi gli uni degli altri, fratelli, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alle porte.

Comportatevi come uomini liberi, non facendo uso della libertà come di un pretesto per coprire la malvagità, ma come servi di Dio.

Celebriamo perciò la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malvagità e di malizia, ma con azzimi di sincerità e di verità.

Fratelli, non siate bambini di senno, ma siate bambini in malizia e uomini compiuti in senno.

Sia rimossa da voi ogni amarezza, ira, cruccio, tumulto e maldicenza con ogni malizia.

Anche noi infatti un tempo eravamo insensati, ribelli, erranti, schiavi di varie concupiscenze e voluttà, vivendo nella cattiveria e nell’invidia, odiosi e odiandoci gli uni gli altri.

egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo,

»Egli non commise alcun peccato e non fu trovato alcun inganno nella sua bocca«,

Infatti »chi vuole amare la vita e vedere dei buoni giorni, trattenga la sua bocca dal male e le sue labbra dal parlare con inganno;

Beato l’uomo a cui l’Eterno non imputa l’iniquità, e nel cui spirito non c’è inganno.

Trattieni la tua lingua dal male e le tue labbra dal dire menzogne.

Gesú vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui: »Ecco un vero Israelita, in cui non c’è inganno«.

La nostra esortazione infatti non procede da inganno, né da motivi non retti, né da frode

Sulla loro bocca non è stata trovata menzogna, perché sono irreprensibili davanti al trono di Dio.

Ma gli empi di cuore accumulano ira non gridano in cerca di aiuto,

Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello.

Ipocriti, ben profetizzò di voi Isaia quando disse:

Cosí anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.

lo punirà duramente e gli riserverà la sorte degli ipocriti. Lí sarà il pianto e lo stridor di denti«.

Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: »Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché lo veda«.

O come puoi dire al tuo fratello: »Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio«, quando tu stesso non vedi la trave che è nel tuo proprio occhio? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vedere bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello.

Guai a voi scribi e farisei ipocriti! Perché siete come i sepolcri che non si vedono, e gli uomini vi camminano sopra senza accorgersene«.

Nel frattempo, essendosi radunata la folla a migliaia, cosí da calpestarsi gli uni gli altri, Gesú prese a dire ai suoi discepoli: »Prima di ogni cosa guardatevi dal lievito dei farisei, che è ipocrisia.

Ma la sapienza che viene dall’alto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia.

La cosa irritò grandemente Saul e quelle parole gli dispiacquero, e disse: »A Davide ne hanno attribuito diecimila e a me ne hanno attribuito solo mille. Ora non gli manca altro che il regno!«.

Così Saul da quel giorno in poi guardò Davide con gelosia.

Salmo di Davide Non affliggerti a motivo dei malvagi; non portare invidia a quelli che operano perversamente.

Poiché portavo invidia ai vanagloriosi, vedendo la prosperità dei malvagi.

Non portare invidia all’uomo violento e non scegliere alcuna delle sue vie,

Un cuore sano è vita per il corpo, ma l’invidia è il tarlo delle ossa.

Non portare invidia ai malvagi e non desiderare di stare con loro,

Non irritarti a motivo di chi fa il male e non portare invidia agli empi,

essendo ripieni d’ogni ingiustizia fornicazione, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, omicidio, contesa frode, malignità,

Camminiamo onestamente, come di giorno, non in gozzoviglie ed ebbrezze, non in immoralità e sensualità, non in contese ed invidie.

Vi ho dato da bere del latte, e non vi ho dato del cibo solido, perché non eravate in grado di assimilarlo, anzi non lo siete neppure ora, perché siete ancora carnali.

Infatti, poiché fra voi vi è invidia, dispute e divisioni, non siete voi carnali e non camminate secondo l’uomo?

Temo infatti che talora, quando verrò, non vi trovi come vorrei, e di essere anch’io trovato da voi quale non mi vorreste, che talora non ci siano fra voi contese, gelosie, ire, risse, diffamazioni, insinuazioni, superbie, tumulti;

invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio,

Contro tali cose non vi è legge.

Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresí per lo Spirito,

Ma se nel vostro cuore avete amara gelosia e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità.

Dove infatti c’è invidia e contesa, lí c’è turbamento ed ogni sorta di opere malvagie.

Pensate che la Scrittura dica invano: »Lo Spirito che abita in noi ci brama fino alla gelosia«?

Per questo trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza e parlano male di voi.

Sia rimossa da voi ogni amarezza, ira, cruccio, tumulto e maldicenza con ogni malizia.

Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto.

Anche le loro mogli siano dignitose non calunniatrici, ma sobrie e fedeli in ogni cosa.

Parimenti le donne anziane abbiano un comportamento conveniente a persone sante, non siano calunniatrici, non schiave di molto vino, ma maestre nel bene

Non parlate gli uni contro gli altri, fratelli; chi parla contro il fratello e giudica il proprio fratello, parla contro la legge e giudica la legge; ora se giudichi la legge, tu non sei un esecutore della legge, ma un giudice.