Io ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti e non me ne sono tornato indietro prima di averli distrutti.

Tu mi hai cinto di forza per la battaglia e hai fatto piegare sotto di me quelli che si alzavano contro di me;

Essi gridarono, ma non vi fu alcuno che li salvasse; gridarono all’Eterno, ma egli non rispose loro.

Maledetto colui che compie l’opera dell’Eterno fiaccamente, maledetto colui che trattiene la sua spada dallo spargere il sangue!

(9:13) Perciò l’Eterno reciderà da Israele capo e coda, ramo di palma e giunco in un solo giorno.

(9:14) L’anziano, e il notabile sono il capo, e il profeta che insegna la menzogna è la coda.

Quando Giosuè e i figli d’Israele ebbero terminato di sterminarli con un grande massacro fino ad annientarli, e i loro superstiti che sfuggirono si furono rifugiati nelle città fortificate,

Se invece si ritira in qualche città, tutto Israele porterà funi a quella città e noi la trascineremo nel torrente finché non rimanga là una sola pietra«.

Allora Davide disse ad Abishai: »Sceba, figlio di Bikri, ci farà adesso piú male di Absalom; prendi i servi del tuo signore e inseguilo perché non si procuri delle città fortificate e ci sfugga«.

»Perché ce ne stiamo seduti? Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate, e in esse periamo. Poiché l’Eterno, il nostro DIO, ci fa perire e ci fa bere acque avvelenate, perché abbiamo peccato contro l’Eterno.