Génèse 14:18
Allora Melchisedek, re di Salem, portò pane e vino. Egli era sacerdote del Dio Altissimo.
Hébreux 7:1
Infatti questo Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio Altissimo andò incontro ad Abrahamo, mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse;
Josué 6:21
E votarono allo sterminio tutto ciò che era nella città, passando a fil di spada uomini e donne, fanciulli e vecchi, e persino buoi, pecore e asini.
Josué 8:2
E tu farai ad Ai e al suo re come hai fatto a Gerico e al suo re; prenderete per voi unicamente il suo bottino e il suo bestiame. Tendi un’imboscata contro la città dietro ad essa«.
Josué 8:22-29
22
Anche gli altri uscirono dalla città contro di loro; così quelli di Ai si trovarono intrappolati in mezzo alle forze d’Israele, avendo gli uni da un lato e gli atri dall’altro; e li batterono finché non rimase piú alcun superstite o fuggiasco.
23
Ma il re di Ai lo presero vivo e lo condussero da Giosuè.
24
Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai nella campagna e nel deserto dove essi lo avevano inseguito, e furono tutti passati a fil di spada finché furono tutti sterminati, tutto Israele tornò verso Ai e la mise a fil di spada.
25
Tutti quei che caddero in quel giorno, uomini e donne, furono dodicimila, tutta la gente di Ai.
26
Giosuè non ritirò la mano che brandiva la lancia, finché non ebbe sterminato tutti gli abitanti di Ai.
27
Israele prese per se soltanto il bestiame e il bottino di quella città, secondo l’ordine che l’Eterno aveva dato a Giosuè.
28
Così Giosuè arse Ai e la ridusse a un cumulo di rovine per sempre, una desolazione fino a questo giorno.
29
Fece quindi appendere il re di Ai ad un albero e ve lo lasciò fino alla sera; al tramonto del sole, Giosuè ordinò che il suo cadavere fosse calato dall’albero, fosse gettato all’ingresso della porta della città e vi ammassarono sopra un grande mucchio di pietre, che rimane fino ad oggi.
Josué 9:15-27
15
Così Giosuè fece pace con loro e stipulò con loro il patto di lasciarli in vita; e i capi dell’assemblea si obbligarono verso di loro con giuramento.
16
Ma tre giorni dopo che avevano stipulato il patto con loro, vennero a sapere che quelli erano loro vicini e abitavano in mezzo a loro.
17
Allora i figli d’Israele partirono e giunsero alle loro città il terzo giorno; or le loro città erano Gabaon, Kefirah, Beeroth e Kiriath-Jearim.
18
Ma i figli d’Israele non li uccisero, perché i capi dell’assemblea avevano loro giurato nel nome dell’Eterno, il DIO d’Israele. Tutta l’assemblea però mormorò contro i capi.
19
Allora i capi dissero all’intera assemblea: »Noi abbiamo giurato loro nel nome dell’Eterno, il DIO d’Israele; perciò non li possiamo toccare.
20
Questo faremo loro: li lasceremo in vita per non attirarci addosso l’ira dell’Eterno, a motivo del giuramento che abbiamo fatto loro«.
21
I capi dissero loro: »Vivano pure, ma siano taglialegna e portatori d’acqua per tutta l’assemblea, come i capi avevano loro detto«.
22
Poi Giosuè li chiamò e parlò loro, dicendo: »Perché ci avete ingannati, dicendo: »Noi abitiamo molto lontano da voi«, mentre abitate in mezzo a noi?
23
Ora dunque siete maledetti, e non cesserete mai di essere schiavi, spaccalegna e portatori di acqua per la casa del mio DIO«.
24
Allora essi risposero a Giosuè e dissero: »Era stato chiaramente riferito ai tuoi servi che il tuo DIO, l’Eterno, aveva comandato al suo servo Mosè di darvi tutto il paese e di sterminare davanti a voi tutti gli abitanti del paese. Perciò noi abbiamo grandemente temuto per le nostre vite a causa vostra, e abbiamo fatto questo.
25
Ed ora eccoci nelle tue mani; fa’ a noi come ti sembra buono e giusto«.
26
Giosuè li trattò dunque così: li liberò dalle mani dei figli d’Israele, perché questi non li uccidessero;
27
ma in quel giorno li destinò ad essere spaccalegna e portatori d’acqua per l’assemblea e per l’altare dell’Eterno, nel luogo che egli avrebbe scelto, fino al giorno d’oggi.
Josué 11:19
Non ci fu città che facesse pace con i figli d’Israele, eccetto gli Hivvei che abitavano in Gabaon; le presero tutte combattendo.
Josué 11:20
Era infatti l’Eterno stesso che induriva il loro cuore perché facessero guerra contro Israele, affinché Israele li votasse allo sterminio senza usare alcuna pietà verso di loro, ma li annientasse come l’Eterno aveva comandato a Mosè.