Non opprimerai il tuo prossimo e non lo deruberai; il salario dell’operaio non rimanga presso di te fino al mattino seguente.

Non defrauderai il bracciante povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno degli stranieri che stanno nel tuo paese, entro le tue porte;

gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, perché egli è povero e a questo va il suo desiderio; così egli non griderà contro di te all’Eterno e non ci sarà peccato in te.

Costringono il povero ad andare senza vestiti e portano via i covoni dell’affamato.

Fanno l’olio fra le mura degli empi, pigiano l’uva nei torchi, ma hanno sete.

se ho mangiato il suo frutto senza pagare, se ho fatto esalare l’ultimo respiro ai suoi padroni,

invece di grano crescano spine, ed erbacce al posto dell’orzo«.

Or la vigna dell’Eterno degli eserciti è la casa d’Israele, e gli uomini di Giuda sono la piantagione della sua delizia. Egli si aspettava rettitudine ed ecco spargimento di sangue, giustizia ed ecco grida di angoscia.

Guai a chi costruisce la sua casa senza giustizia e le sue stanze superiori senza equità, che fa lavorare il prossimo per nulla e non gli retribuisce il suo lavoro,

Poiché la pietra griderà dalla parete e la trave risponderà dal tavolato.

Cosí mi avvicinerò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto contro gli stregoni, contro gli adulteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che frodano il salario all’operaio, opprimono la vedova e l’orfano, allontanano lo straniero e non temono me«. dice l’Eterno degli eserciti.

Padroni, fate ciò che è giusto e ragionevole verso i servi, sapendo che anche voi avete un Padrone nei cieli.

L’Eterno disse: »Che hai tu fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra.

Or avvenne che dopo molto tempo il re d’Egitto morì, e i figli d’Israele gemevano a motivo della schiavitú; essi gridarono, e il loro grido a motivo della schiavitú salì fino a DIO.

Così DIO udì il loro gemito, e DIO si ricordò del suo patto con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe.

Ed ora, ecco il grido dei figli d’Israele è giunto fino a me, ed ho pure visto l’oppressione con cui gli Egiziani li opprimono.

Non opprimerai alcuna vedova, né alcun orfano.

la mia ira si accenderà e io vi ucciderò con la spada; le vostre mogli diventeranno vedove e i vostri figli orfani.

gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, perché egli è povero e a questo va il suo desiderio; così egli non griderà contro di te all’Eterno e non ci sarà peccato in te.

fino a far giungere a lui il grido a del povero, perché egli ode il grido degli afflitti.

Poiché colui che domanda ragione del sangue si ricorda di loro; egli non dimentica il grido degli afflitti.

Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore?

E come Isaia aveva predetto: »Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato un seme, saremmo diventati come Sodoma e saremmo stati simili a Gomorra«.

Se l’Eterno degli eserciti non ci avesse lasciato un piccolo residuo, saremmo come Sodoma, assomiglieremmo a Gomorra.