Psaumes 107:25-27
25
Poiché egli comanda e fa levare un vento di tempesta che solleva le onde del mare.
26
Essi salgono fino al cielo e sprofondano negli abissi; la loro anima viene meno per l’angoscia.
27
Barcollano e traballano come degli ubriachi, e non sanno piú che fare.
Jonas 1:4
Ma l’Eterno scatenò un forte vento sul mare e si levò una grande tempesta sul mare, sicché la nave minacciava di sfasciarsi.
Matthieu 8:24
Ed ecco sollevarsi in mare una tempesta cosí violenta, che la barca era coperta dalle onde. Or egli dormiva.
Actes 27:14-38
14
Ma poco dopo, si scatenò sull’isola un vento impetuoso, chiamato euroclidone.
15
Siccome la nave era portata via, non potendo reggere al vento, la lasciammo in sua balía, e cosí eravamo portati alla deriva.
16
Passati velocemente sotto un’isoletta, chiamata Clauda, riuscimmo a stento a controllare la scialuppa.
17
E, dopo averla tirata a bordo, i marinai usarono tutti i mezzi per fasciare di sotto la nave con gomene e, temendo di finire incagliati nella Sirte, calarono le vele, lasciandosi cosí portare alla deriva.
18
Ma, essendo violentemente sbattuti dalla tempesta, il giorno seguente incominciarono a gettare il carico.
19
Il terzo giorno, con le loro mani gettarono in mare l’attrezzatura della nave
20
Poiché non apparivano né sole né stelle già da molti giorni, e infuriava su di noi una gran tempesta, si era ormai persa ogni speranza di salvezza.
21
E poiché erano rimasti senza cibo per molto tempo. Paolo si alzò in mezzo a loro e disse: »Uomini, se mi aveste dato ascolto e non foste partiti da Creta, avreste evitato questo pericolo e questa perdita.
22
Ma ora vi esorto a non perdervi d’animo, perché non vi sarà perdita della vita di alcuno di voi, ma solo della nave.
23
Poiché mi è apparso questa notte un angelo di Dio, al quale appartengo e che io servo,
24
dicendo: »Paolo, non temere, tu devi comparire davanti a Cesare; ed ecco. Dio ti ha dato tutti coloro che navigano con te«.
25
Perciò, o uomini, state di buon cuore, perché io ho fede in Dio che avverrà esattamente come mi è stato detto.
26
Ma dovremo finire incagliati su un isola«,
27
Quando era la quattordicesima notte che eravamo portati qua e là nel mare Adriatico, verso mezzanotte i marinai ebbero l’impressione di essere vicini a qualche terra.
28
E, calato lo scandaglio, trovarono venti braccia di profondità; poi, un poco piú avanti calarono di nuovo lo scandaglio, e trovarono quindici braccia.
29
Temendo allora di urtare contro gli scogli, gettarono dalla poppa quattro ancore, aspettando con ansia che si facesse giorno.
30
Ora, siccome i marinai cercavano di fuggire dalla nave e stavano calando la scialuppa in mare col pretesto di voler gettare le ancore da prua
31
Paolo disse al centurione e ai soldati: »Se costoro non restano sulla nave, voi non potete scampare«.
32
Allora i soldati tagliarono le funi della scialuppa e la lasciarono cadere.
33
Nell’attesa che si facesse giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo, dicendo: »Oggi sono quattordici giorni che state aspettando digiuni senza aver preso nulla.
34
Vi esorto perciò a prendere cibo, poiché questo contribuirà alla vostra salvezza; poiché neppure un capello del nostro capo perirà«.
35
Detto questo, prese del pane e rese grazie a Dio in presenza di tutti poi lo ruppe e cominciò a mangiare.
36
Tutti allora, fattosi animo, presero anch’essi del cibo.
37
Or sulla nave noi eravamo duecentosettantasei persone in tutto.
38
Dopo aver mangiato a sazietà, alleggerirono la nave gettando il frumento in mare.