Così DIO creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina.

E DIO li benedisse e DIO disse loro »Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra«.

Allora l’Eterno DIO fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; e prese una delle sue costole, e rinchiuse la carne al suo posto.

Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne.

Prenderà in moglie una vergine.

Non disonererà la sua discendenza in mezzo al suo popolo; poiché io sono l’Eterno che vi santifico«.

Allora il sacerdote Hilkiah, Ahikam, Akbor, Shafan e Asaiah andarono dalla profetessa Huldah, moglie di Shallum figlio di Tikvah, figlio di Harhas, il guardarobiere, (ella abitava a Gerusalemme nel secondo quartiere), e parlarono con lei.

Bevi l’acqua della tua cisterna e l’acqua corrente del tuo pozzo.

Siano per te solo e non per gli estranei insieme a te.

Cerva amabile e gazzella graziosa, le sue mammelle ti soddisfino in ogni tempo, e sii continuamente rapito nel suo amore.

Poiché le vie dell’uomo stanno davanti agli occhi dell’Eterno, ed egli scruta tutti i suoi sentieri.

Egli morrà per mancanza di correzione e perirà per la grandezza della sua follia.

Mi unii pure alla profetessa, ed ella concepí e diede alla luce un figlio. Allora l’Eterno mi disse: »Chiamalo Mahershalal-Hash-Baz;

Ma, a motivo della fornicazione, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.

La moglie non ha potestà sul proprio corpo, ma il marito; nello stesso modo anche il marito non ha potestà sul proprio corpo, ma la moglie.

Or io dico questo per concessione, non per comandamento

Or a quelli che non sono sposati e alle vedove dico che è bene per loro che se ne stiano come sto anch’io

Agli sposati invece ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito,

Ma agli altri dico io, non il Signore: se un fratello ha una moglie non credente, e questa acconsente di abitare con lui, non la mandi via.

perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito, altrimenti i vostri figli sarebbero immondi; ora invece sono santi.

Infatti che ne sai tu, moglie, se salverai il marito? Ovvero che ne sai tu, marito, se salverai la moglie?

Non abbiamo noi il diritto di condurre attorno una moglie, che sia una sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli, i fratelli del Signore e Cefa?

Bisogna dunque che il vescovo, sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, prudente, ospitale, atto ad insegnare,

uno che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro;

I diaconi siano mariti di una sola moglie e governino bene i figli e le proprie famiglie.

Voglio dunque che le giovani vedove si maritino, abbiano figli, si prendano cura della famiglia e non diano all’avversario alcuna occasione di maldicenza,

ciascuno di loro sia irreprensibile, marito di una sola moglie, e abbia figli fedeli che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati.

e non vi sia alcun fornicatore o profano, come Esaù, che per una vivanda vendette il suo diritto di primogenitura.

Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali,

Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione impurità, dissolutezza,

invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio,

Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio.

Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria;

per queste cose l’ira di Dio viene sui figli della disubbidienza,

Fuori i cani, i maghi, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna.

Ma all’empio DIO dice: »Che diritto hai di elencare i miei statuti e di avere sulle labbra il mio patto,

Se vedi un ladro, ti metti con lui volentieri, e ti fai compagno degli adulteri.

Tu siedi, parli contro il tuo fratello e diffami il figlio di tua madre.

Ora comprendete questo voi che dimenticate DIO, perché io non vi faccia a brandelli senza che alcuno vi liberi.

Cosí mi avvicinerò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto contro gli stregoni, contro gli adulteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che frodano il salario all’operaio, opprimono la vedova e l’orfano, allontanano lo straniero e non temono me«. dice l’Eterno degli eserciti.

Ora è Dio che giudica quelli di fuori. Perciò togliete il malvagio di mezzo a voi.

Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte nel corpo in base a ciò che ha fatto, sia in bene che in male.