Samuele disse: »Gradisce forse l’Eterno gli olocausti e i sacrifici come l’ubbidire alla voce dell’Eterno? Ecco l’ubbidienza è migliore del sacrificio, e ascoltare attentamente è meglio del grasso dei montoni.

»Ascolta, o popolo mio, e io parlerò; ascolta o Israele, e io testimonierò contro di te, sono DIO, il tuo DIO.

Non prenderò alcun torello dalla tua casa né capri dai tuoi ovili.

Conosco tutti gli uccelli dei monti; e tutto ciò che si muove nei campi è mio

Mangio forse carne di tori, o bevo sangue di capri?

Invocami nel giorno dell’avversità, io ti libererò e tu mi glorificherai«.

»Che m’importa la moltitudine dei vostri sacrifici, dice l’Eterno. Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate; il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri non lo gradisco.

Smettete di portare oblazioni inutili; l’incenso, è per me un abominio; non posso sopportare i noviluni e i sabati, il convocare assemblee e l’iniquità assieme alle riunioni sacre.

Quando stendete le vostre mani, io nascondo i miei occhi da voi; anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue.

Essi dicono: »Perché abbiamo digiunato, e tu non l’hai visto? Perché abbiamo afflitto le nostre anime, e tu non l’hai notato?«. Ecco, nel giorno del vostro digiuno voi fate ciò che vi piace e costringete a un duro lavoro i vostri operai.

E’ questo il digiuno di cui mi compiaccio, il giorno in cui l’uomo affligge la sua anima? Piegare la testa come un giunco e distendersi su un letto di sacco e di cenere? Chiami forse questo un digiuno e un giorno gradito all’Eterno?

Che m’importa dell’incenso che viene da Sceba, della canna odorosa che viene da un paese lontano? I vostri olocausti non mi sono graditi e i vostri sacrifici non mi piacciono«.

»Io odio, disprezzo le vostre feste, non provo piacere nelle vostre solenni assemblee.

Allontana da me il rumore dei tuoi canti, perché non voglio udire la musica delle tue arpe.

Ora un cibo non ci rende graditi a Dio; se mangiamo, non abbiamo nulla di piú, e se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno.

»Non toccare, non assaggiare, non maneggiare«,

Queste cose hanno sí qualche apparenza di sapienza nella religiosità volontariamente scelta, nella falsa umiltà e nel trattamento duro del corpo, ma non hanno alcun valore contro le intemperanze carnali.

Non lasciatevi trasportare qua e là da varie e strane dottrine, perché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia e non da cibi, da cui non ebbero alcun giovamento quelli che ne fecero uso.

il quale è una figura per il tempo presente, e voleva indicare che i doni e i sacrifici offerti non potevano rendere perfetto nella coscienza colui che faceva il servizio divino,

trattandosi solo di cibi, di bevande, di varie abluzioni e di ordinamenti carnali, imposti fino al tempo del cambiamento.

Ora la pietà è un mezzo di grande guadagno, quando uno è contento del proprio stato.

»Può forse l’Uomo recare qualche beneficio a Dio? Certamente il saggio reca beneficio a se stesso.

Sicura è questa parola, e voglio che tu affermi con forza queste cose, affinché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di applicarsi a opere buone. Queste sono le cose buone e utili agli uomini.

»Ora, se tu ubbidisci diligentemente alla voce dell’Eterno, il tuo DIO, avendo cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti che oggi ti prescrivo, avverrà che l’Eterno, il tuo DIO, ti innalzerà sopra tutte le nazioni della terra;

Sarai benedetto nelle città e sarai benedetto nella campagna.

Benedetti saranno il tuo paniere e la tua madia.

L’Eterno farà si che i tuoi nemici, che si levano contro di te, siano sconfitti davanti a te; usciranno contro di te per una via, ma fuggiranno davanti a te per sette vie.

L’Eterno ti stabilirà per essere per lui un popolo santo, come ti ha giurato, se osservi i comandamenti dell’Eterno, il tuo DIO, e se cammini nelle sue vie;

L’Eterno, il tuo DIO, ti colmerà di beni, nel frutto del tuo grembo, nel frutto del tuo bestiame e nel frutto del tuo suolo nel paese che l’Eterno giurò ai tuoi padri di darti.

L’Eterno ti farà essere la testa e non la coda, e sarai sempre in alto e mai in basso, se ubbidisci ai comandamenti dell’Eterno, il tuo DIO, che oggi ti prescrivo perché li osservi e li metta in pratica.

In sei sventure egli ti libererà, sí, in sette il male non ti toccherà.

Sarai sottratto al flagello della lingua, non temerai quando verrà la distruzione.

poiché avrai un patto con le pietre del suolo, e le bestie dei campi saranno in pace con te.

Ti renderai conto che i tuoi discendenti sono numerosi, e i tuoi rampoli come l’erba dei campi.

Confida nell’Eterno e fa’ il bene, abita il paese e coltiva la fedeltà.

Prendi il tuo diletto nell’Eterno ed egli ti darà i desideri del tuo cuore.

Vale piú il poco del giusto che l’abbondanza di molti empi.

L’Eterno conosce i giorni degli uomini integri, e la loro eredità durerà in eterno.

Perché l’Eterno DIO è sole e scudo; l’Eterno darà grazia e gloria; egli non rifiuterà alcun bene a quelli che camminano rettamente.

non ti accadrà alcun male, né piaga alcuna si accosterà alla tua tenda.

Essi ti porteranno nelle loro mani, perché il tuo piede non inciampi in alcuna pietra.

Poiché egli ha riposto in me il suo amore io lo libererò e lo leverò in alto al sicuro perché conosce il mio nome.

Lo sazierò di lunga vita e gli farò vedere la mia salvezza.

Alleluia. Beato l’uomo che teme l’Eterno e trova grande gioia nei suoi comandamenti.

Nella sua casa c’è abbondanza e ricchezze e la sua giustizia dura per sempre.

Canto dei pellegrinaggi. Beato chiunque teme l’Eterno e cammina nelle sue vie.

Tua moglie sarà come una vite fruttifera nell’intimità della tua casa, i tuoi figli come piante d’olivo intorno alla tua mensa!

L’Eterno ti benedica da Sion, e possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita.

Egli soddisfa il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido e li salva.

Lunghezza di vita è nella sua destra, ricchezza e gloria nella sua sinistra.

Essa è un albero di vita per quelli che l’afferrano, e quelli che la tengono saldamente sono beati.

Anche se il peccatore fa cento volte il male e prolunga i suoi giorni, tuttavia io so che otterranno bene quelli che temono DIO, che provano timore davanti a lui.

Dite al giusto che avrà bene, perché mangerà il frutto delle sue opere.

L’effetto della giustizia sarà la pace il risultato della giustizia tranquillità e sicurezza per sempre.

Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni sicure e in quieti luoghi di riposo,

costui dimorerà in luoghi elevati, le rocche fortificate saranno il suo rifugio; il suo pane gli sarà dato, la sua acqua gli sarà assicurata.

Perciò cosí dice il Signore, l’Eterno: »Ecco, i miei servi mangeranno, ma voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno, ma voi avrete sete; ecco, i miei servi si rallegreranno, ma voi sarete confusi

ecco, i miei servi canteranno per la gioia del loro cuore, ma voi griderete per l’angoscia del cuore e urlerete per l’afflizione di spirito.

»Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.

Beati i mansueti, perché essi erediteranno la terra.

Beati i misericordiosi, perché essi otterranno misericordia.

Beati coloro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio.

Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.

Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.

E chiunque ha lasciato casa, fratelli, sorelle, padre, madre, moglie, figli o campi per amore del mio nome, ne riceverà il centuplo ed erediterà la vita eterna.

Tu conosci i comandamenti: »Non commettere adulterio. Non uccidere. Non rubare. Non dire falsa testimonianza. Non frodare. Onora tuo padre e tua madre««.

Ed egli, rispondendo, gli disse: »Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia fanciullezza«.

Cercate piuttosto il regno di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.

Non temere, o piccol gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno.

Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.

Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, le cose presenti e le cose future; tutte le cose sono vostre.

Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtú,

attraverso le quali ci sono donate le preziose e grandissime promesse, affinché per mezzo di esse diventiate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza.

E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.

Chi vince io lo farò una colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non uscirà mai piú fuori; e scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome.

A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul suo trono.