Ora, fratelli, io non voglio che ignoriate che molte volte mi sono proposto di venire da voi per avere qualche frutto fra voi come ne ho avuto fra le altre genti, ma finora ne sono stato impedito.

Ora, fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola e tutti passarono attraverso il mare,

Ora, fratelli, non voglio che siate nell’ignoranza riguardo ai doni spirituali.

Perché non vogliamo, fratelli, che ignoriate la nostra afflizione che ci capitò in Asia, come siamo stati eccessivamente gravati al di là delle nostre forze, tanto da giungere a disperare della vita stessa.

Ora, carissimi, non dimenticate quest’unica cosa: che per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno.

Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati

il quale è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

Altrimenti avverrà che, quando il re mio signore si addormenterà con i suoi padri, io e il mio figlio Salomone saremo trattati come colpevoli«.

Cosí Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide.

Molti di coloro che dormono nella polvere della terra si risveglieranno, alcuni per vita eterna, altri per vergogna e infamia eterna.

i sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono;

Or tutti piangevano e facevano cordoglio per lei. Ma egli disse: »Non piangete; ella non è morta, ma dorme«.

Ed essi lo deridevano, sapendo che era morta.

Dopo aver detto queste cose, soggiunse: »Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma io vado a svegliarlo«.

Or Gesú aveva parlato della sua morte, essi invece pensavano che avesse parlato del riposo del sonno.

Poi, postosi in ginocchio, gridò ad alta voce: »Signore, non imputare loro questo peccato«. E, detto questo, si addormentò.

Or Davide, dopo aver eseguito il consiglio di Dio nella sua generazione, si addormentò e fu aggiunto ai suoi padri, e vide la corruzione,

In seguito apparve in una sola volta a piú di cinquecento fratelli, la maggior parte dei quali è ancora in vita, mentre alcuni dormono già.

e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti.

e diranno: »Dov’è la promessa della sua venuta? Da quando infatti i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione«.

E tutti i suoi figli e tutte le sue figlie vennero a consolarlo; ma egli rifiutò di essere consolato e disse: »Io scenderò nello Sceol da mio figlio facendo cordoglio«. Così suo padre lo pianse.

Non farete incisioni nella vostra carne per un morto, né farete alcun tatuaggio su di voi. Io sono l’Eterno.

»Voi siete i figli dell’Eterno, il vostro DIO; non vi farete incisioni e non vi raderete tra gli occhi per un morto;

poiché tu sei un popolo santo all’Eterno, il tuo DIO, e l’Eterno ti ha scelto per essere un popolo suo, un tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.

Quando Davide vide che i suoi servi parlavano sottovoce, comprese che il bambino era morto; perciò Davide disse ai suoi servi: »E’ morto il bambino?«. Essi risposero: »E’ morto«.

Allora Davide si alzò da terra, si lavò, Si unse e cambiò le sue vesti, poi andó nella casa dell’Eterno e si prostrò; tornò quindi a casa sua e chiese che gli portassero del cibo, e mangiò.

Allora il re, fremendo tutto salí nella camera che era sopra la porta e pianse mentre andava diceva: »O mio figlio Absalom; mio figlio, mio figlio Absalom! Fossi morto io al tuo posto, o Absalom figlio mio, figlio mio!«.

e disse: »Nudo sono uscito dal grembo di mia madre e nudo vi ritornerò. L’Eterno ha dato e l’Eterno ha tolto. Sia benedetto il nome dell’Eterno«.

»Figlio d’uomo, ecco, io ti porterò via con un sol colpo la delizia dei tuoi occhi; ma tu non far cordoglio, non piangere e non versare alcuna lacrima.

Al mattino parlai al popolo e alla sera mia moglie morí; la mattina dopo feci come mi era stato comandato.

Marta gli disse: »Lo so che risusciterà nella risurrezione all’ultimo giorno«.

E alcuni uomini pii portarono a seppellire Stefano e fecero grande cordoglio per lui.

eravate in quel tempo senza Cristo, estranei dalla cittadinanza d’Israele e estranei ai patti della promessa, non avendo speranza ed essendo senza Dio nel mondo.

Ma io so che il mio Redentore, vive e che alla fine si leverà sulla terra.

Lo vedrò io stesso; i miei occhi lo contempleranno, e non un altro. Il mio cuore si strugge dentro di me.

L’empio è travolto dalla sua stessa malvagità, ma il giusto ha speranza nella sua stessa morte.

Poi mi disse: »Figlio d’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco essi dicono: le nostre ossa sono secche, la nostra speranza è svanita e noi siamo perduti

Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i piú miserabili di tutti gli uomini.