E tutti gli esseri viventi che erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall’uomo fino al bestiame ai rettili e agli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla terra e non scampò che Noè con quelli che erano con lui nell’arca.

Preparerai delle strade e dividerai in tre parti il territorio del paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà in eredità, affinché ogni omicida vi si possa rifugiare.

E questa è la regola per l’omicida che si rifugia là, per aver salva la vita: chiunque ha ucciso il suo prossimo involontariamente, senza averlo odiato prima.

affinché per mezzo di due cose immutabili, nelle quali è impossibile che Dio abbia mentito, avessimo un grande incoraggiamento noi, che abbiamo cercato rifugio nell’afferrare saldamente la speranza che ci è stata messa davanti.

nel quale egli andò anche a predicare agli spiriti che erano in carcere,

che un tempo furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noé mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate attraverso l’acqua,

Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesú, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito,

Salutate Andronico e Giunia, miei parenti e compagni di prigione, i quali sono segnalati fra gli apostoli, e anche sono stati in Cristo prima di me.

Ora grazie a lui voi siete in Cristo Gesú, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione,

Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.

quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile,

Quando peccheranno contro di te (perché non c’è alcun uomo che non pecchi) e tu, adirato contro di loro, li abbandonerai in balìa del nemico e saranno deportati nel paese del nemico lontano o vicino,

Ma Ezechia non corrispose al beneficio a lui fatto, perché il suo cuore si era inorgoglito, perciò su di lui, su Giuda e su Gerusalemme si riversò l’ira dell’Eterno.

Ma quando i capi di Babilonia gli inviarono messaggeri per informarsi del prodigio che era avvenuto nel paese, DIO lo abbandonò per metterlo alla prova e conoscere tutto ciò che era nel suo cuore.

mi spavento per tutti i miei dolori; so bene che non mi riterrai innocente.

Anche se mi lavassi con la neve e pulissi le mie mani con la soda,

Se pecco, tu mi tieni d’occhio e non mi lasci impunito della mia colpa.

Se sono malvagio, guai a me! Anche se fossi giusto, non oserei alzare il capo, sazio come sono d’ignominia e vedendo la mia miseria.

»Che cos’è l’uomo da ritenersi puro, e il nato di donna per essere giusto?

quanto meno un essere abominevole e corrotto, l’uomo, che beve l’iniquità come acqua!

Il mio orecchio aveva sentito parlare di te, ma ora il mio occhio ti vede.

Perciò provo disgusto nei miei confronti e mi pento sulla polvere e sulla cenere«.

Si sono tutti sviati, si sono tutti corrotti; non c’è alcuno che faccia il bene, neppure uno.

Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti.

Se tu dovessi tener conto delle colpe, o Eterno, chi potrebbe resistere, o Signore?

Ma presso di te vi è perdono, affinché tu sia temuto.

E non entrare in giudizio col tuo servo, perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te.

Non c’è infatti alcun uomo giusto sulla terra, che faccia il bene e non pecchi.

Allora io dissi: »Ahimé! Io sono perduto, perché sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; eppure i miei occhi hanno visto il Re, l’Eterno degli eserciti«.

Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l’Eterno ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.

Tu vai incontro a chi gode nel praticare la giustizia e si ricorda di te nelle tue vie. Ecco, tu ti sei adirato perché noi abbiamo peccato; in questo abbiamo continuato a lungo e abbiamo bisogno di essere salvati.

Siamo tutti come una cosa impura, e tutte le nostre opere di giustizia sono come un abito sporco; avvizziamo tutti come una foglia, e le nostre iniquità ci portano via come il vento.

Or andate e imparate che cosa significa: »Io voglio misericordia e non sacrificio Perché io non sono venuto per chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori«.

mentre Israele, che cercava la legge della giustizia, non è arrivato alla legge della giustizia.

Perché? Perché la cercava non mediante la fede ma mediante le opere della legge; essi infatti hanno urtato nella pietra d’inciampo.

Fratelli, il desiderio del mio cuore e la preghiera che rivolgo a Dio per Israele è per la sua salvezza.

Poiché ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria giustizia non si sono sottoposti alla giustizia di Dio

che ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il suo scopo e grazia, che ci è stata data in Cristo Gesú prima dell’inizio dei tempi,

egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo,

poiché tutti manchiamo in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare, è un uomo perfetto, ed è pure capace di tenere a freno tutto il corpo.

Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.

Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo e la sua parola non è in noi.

"Maledetto chi non si attiene alle parole di questa legge, per metterle in pratica!". E tutto il popolo dirà: »Amen««.

Allora ecco, un certo dottore della legge si levò per metterlo alla prova e disse: »Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?«.

E quegli, rispondendo, disse: »Ama a il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso«.

Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesú: »E chi è il mio prossimo?«.

Or noi sappiamo che tutto quello che la legge dice, lo dice per coloro che sono sotto la legge, affinché ogni bocca sia messa a tacere e tutto il mondo sia sottoposto al giudizio di Dio,

perché nessuna carne sarà giustificata davanti a lui per le opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato.

Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abrahamo e alla sua progenie mediante la legge, ma attraverso la giustizia della fede.

perché la legge produce ira; infatti dove non c’è legge, non vi è neppure trasgressione.

Infatti, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose che erano mosse dalla legge operavano nelle nostre membra, portando frutti per la morte,

Che diremo dunque? Che la legge è peccato? Cosí non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge; infatti io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non avesse detto: »Non concupire«.

perché senza la legge, il peccato è morto. Ci fu un tempo in cui io vivevo senza la legge, ma essendo venuto il comandamento, il peccato prese vita ed io morii,

Infatti il peccato, colta l’occasione per mezzo del comandamento, mi ingannò e mediante quello mi uccise.

Ciò che è buono è dunque diventato morte per me? Cosí non sia; anzi il peccato mi è diventato morte, affinché appaia che il peccato produce in me la morte per mezzo di ciò che è buono, affinché il peccato divenisse estremamente peccaminoso per mezzo del comandamento,

Infatti ciò che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, Dio, mandando il proprio Figlio in carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne,

perché il fine della legge è Cristo, per la giustificazione di ognuno che crede.

Mosé infatti descrive cosí la giustizia che proviene dalla legge: »L’uomo che fa quelle cose, vivrà per esse«.

Ora tutti coloro che si fondano sulle opere della legge sono sotto la maledizione, perché sta scritto: »Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle«.

Ora la legge non proviene dalla fede, ma »l’uomo che farà queste cose vivrà per mezzo di esse«.

ma se usate favoritismi personali, commettete peccato e siete condannati dalla legge come trasgressori.

Difatti, colui che ha detto: »Non commettere adulterio«, ha anche detto: »Non uccidere«. Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge.

Chiunque commette il peccato, commette pure una violazione della legge; e il peccato è violazione della legge.

La mia bocca racconterà tutto il giorno la tua giustizia e le tue liberazioni, perché non ne conosco il numero.

Mi addentrerò nelle potenti opere del Signore, dell’Eterno, e ricorderò la tua giustizia, la tua soltanto.

Si dirà di me: Solo nell’Eterno ho giustizia e forza. A lui verranno tutti quelli che erano accesi d’ira contro di lui e saranno svergognati.

Nell’Eterno sarà giustificata e si glorierà tutta la progenie d’Israele.

Faccio avvicinare la mia giustizia, non è lontana, la mia salvezza, non tarderà. Porrò la salvezza in Sion e farò vedere la mia gloria a Israele«.

Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità.

Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele dimorerà al sicuro. Questo sarà il nome con cui sarà chiamato: »L’Eterno nostra giustizia«

In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme abiterà al sicuro. Questo sarà il nome con cui sarà chiamata: »L’Eterno, nostra giustizia«.

Settanta settimane sono stabilite per il tuo popolo e per la tua santa città, per far cessare la trasgressione, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità, per far venire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo.

E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio.

di giustizia, perché io vado al Padre e non mi vedrete piú;

Perché la giustizia di Dio è rivelata in esso di fede in fede, come sta scritto: »Il giusto vivrà per fede«.

Ma ora, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, alla quale rendono testimonianza la legge e i profeti,

cioè la giustizia di Dio mediante la fede in Gesú Cristo verso tutti e sopra tutti coloro che credono, perché non c’è distinzione;

invece colui che non opera, ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è imputata come giustizia.

Davide stesso proclama la beatitudine dell’uomo a cui Dio imputa la giustizia senza opere, dicendo:

Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abrahamo e alla sua progenie mediante la legge, ma attraverso la giustizia della fede.

affinché come il peccato ha regnato nella morte, cosí anche la grazia regni per la giustizia a vita eterna per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore.

Che diremo dunque? Che i gentili, che non cercavano la giustizia, hanno ottenuta la giustizia, quella giustizia però che deriva dalla fede,

Poiché ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria giustizia non si sono sottoposti alla giustizia di Dio

Ma la giustizia che proviene dalla fede dice cosí: »Non dire in cuor tuo: Chi salirà in Cielo?«. Questo significa farne discendere Cristo.

Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione, per ottenere salvezza,.

Ora grazie a lui voi siete in Cristo Gesú, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione,

Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.

sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma per mezzo della fede in Gesú Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesú, affinché fossimo giustificati mediante la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poiché nessuna carne sarà giustificata per mezzo della legge.

Poiché è manifesto che nessuno è giustificato mediante la legge davanti a Dio, perché: »Il giusto vivrà per la fede«.

Simon Pietro, servo e apostolo di Gesú Cristo, a coloro che hanno ricevuto in sorte una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo: