Quando l’Eterno ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito di DIO.

E l’Eterno scrisse sulle tavole ciò che aveva scritto la prima volta, cioè i dieci comandamenti che l’Eterno aveva proclamato per voi sul monte, di mezzo al fuoco, il giorno dell’assemblea. Quindi l’Eterno me le consegnò.

Ma, se io scaccio i demoni per mezzo dello Spirito di Dio, allora il regno di Dio è giunto in mezzo a voi.

Ma se io scaccio i demoni col dito di Dio, il regno di Dio è dunque giunto fino a voi.

essendo manifesto che voi siete una lettera di Cristo, che è il risultato del nostro ministero scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, e non su tavole di pietra, ma sulle tavole di un cuore di carne.

Questo dunque sarà il patto che farò con la casa d’Israele dopo quei giorni, dice il Signore, io porrò le mie leggi nella loro mente e le scriverò nei loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo.

specialmente circa il giorno in cui sei comparso davanti all’Eterno, il tuo DIO, in Horeb, quando l’Eterno mi disse: »Radunami il popolo e io farò loro udire le mie parole, perché essi imparino a temermi per tutti i giorni che vivranno sulla terra e le insegnino ai loro figli«.

E l’Eterno vi parlò dal mezzo del fuoco; voi udiste il suono delle parole, ma non vedeste alcuna figura; udiste solo una voce.

E a me, in quel tempo, l’Eterno ordinò d’insegnarvi statuti e decreti, perché li mettiate in pratica nel paese in cui state per entrare per prendere possesso.

"Io sono l’Eterno, il tuo DIO, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitú.

Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassú nei cieli o quaggiú sulla terra o nelle acque sotto la terra.

ma uso benignità a migliaia verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come l’Eterno, il tuo DIO, ti ha comandato.

ma il settimo giorno è sabato, sacro all’Eterno, il tuo DIO: non farai in esso alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia né il tuo servo né la tua serva né il tuo bue né il tuo asino né alcuna delle tue bestie né il forestiero che sta dentro le tue porte, affinché il tuo servo e la tua serva si riposino come te.

Onorerai tuo padre e tua madre, come l’Eterno, il tuo DIO, ti ha comandato, affinché i tuoi giorni siano lunghi ed abbia prosperità sulla terra che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà.

Non commetterai adulterio.

Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

in base a tutto ciò che chiedesti all’Eterno, il tuo DIO, in Horeb, il giorno dell’assemblea, quando dicesti: »Che io non oda piú la voce dell’Eterno, il mio DIO, e non veda piú questo gran fuoco, perché non muoia«.

Quindi Mosè fece uscire il popolo dall’accampamento per condurlo incontro a DIO; e si fermarono ai piedi del monte.

Mentre il suono della tromba andava facendosi sempre piú forte, Mosè parlava, e DIO gli rispondeva con una voce tonante.

Allora DIO pronunziò tutte queste parole, dicendo:

Non avrai altri dei davanti a me.

Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l’Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano

Non userai il nome dell’Eterno, il tuo DIO, invano, perché l’Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano.

Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro;

poiché in sei giorni l’Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l’Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l’ha santificato.

Non ucciderai.

Non ruberai.

Non desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo«.