Ma io temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, cosí talora le vostre menti non siano corrotte e sviate dalla semplicità che si deve avere riguardo a Cristo.
Temo infatti che talora, quando verrò, non vi trovi come vorrei, e di essere anchio trovato da voi quale non mi vorreste, che talora non ci siano fra voi contese, gelosie, ire, risse, diffamazioni, insinuazioni, superbie, tumulti;
e che, venendo di nuovo fra voi, il mio Dio non mi umilii davanti a voi, e io non pianga su molti di quelli che in precedenza hanno peccato, e non si sono ravveduti dellimpurità, della fornicazione e della dissolutezza che hanno commesso.
Or vi salii per rivelazione ed esposi loro levangelo che io predico fra i gentili, ma lo esposi privatamente a coloro che godevano maggior credito, perché non corressi, o non avessi corso invano.
Ma io dicevo: »Invano ho faticato, per nulla e inutilmente ho speso la mia forza; certamente però il mio diritto è presso lEterno e la mia ricompensa presso il mio DIO«.
Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nellopera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
Per questa ragione, non potendo piú resistere, io pure mandai ad informarmi sulla vostra fede, che talora il tentatore non vi avesse tentati, e la nostra fatica non fosse riuscita vana.