Galates 4:1-6
1
Ora io dico che per tutto il tempo che l’erede è minorenne non è affatto differente dal servo, benché sia signore di tutto,
2
ma egli è sotto tutori e amministratori fino al tempo prestabilito dal padre.
3
Cosí anche noi, mentre eravamo minorenni, eravamo tenuti in servitú sotto gli elementi del mondo,
4
ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge,
5
perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione.
6
Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: »Abba, Padre«,
Romains 6:14
Infatti il peccato non avrà piú potere su di voi, poiché non siete sotto la legge, ma sotto la grazia.
Romains 7:4
Così dunque, fratelli miei, anche voi siete morti alla legge mediante il corpo di Cristo per appartenere ad un altro, che è risuscitato dai morti, affinché portiamo frutti a Dio.
Hébreux 7:11-19
11
Se dunque ci fosse stata la perfezione mediante il sacerdozio levitico (perché sotto quello fu data la legge al popolo), che bisogno c’era che sorgesse un altro sacerdote secondo l’ordine di Melchisedek, e non designato invece secondo l’ordine di Aaronne?
12
Infatti, se viene cambiato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un cambiamento di legge.
13
Ora colui del quale si dicono queste cose appartiene ad un’altra tribú, di cui nessuno ha mai servito all’altare;
14
è noto infatti che il nostro Signore è uscito da Giuda, in riferimento a cui Mosé non disse nulla riguardo al sacerdozio.
15
E la cosa è ancora piú evidente, se sorge un altro sacerdote a somiglianza di Melchisedek
16
che non è diventato tale per una legge di prescrizioni carnali, ma per la potenza di una vita indissolubile.
17
Infatti la Scrittura afferma: »Tu sei sacerdote in eterno, secondo l’ordine di Melchisedek«.
18
Si ha cosí l’annullamento del comandamento precedente, a motivo della sua debolezza e inutilità,
19
la legge infatti non ha portato nulla a compimento, è l’introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio.
Hébreux 8:3-13
3
Infatti ogni sommo sacerdote è costituito per offrire doni e sacrifici; per cui è necessario che anche costui abbia qualche cosa da offrire.
4
Ora, se egli fosse sulla terra, non sarebbe neppure sacerdote, perché vi sono già i sacerdoti che offrono i doni secondo la legge
5
i quali servono di esempio ed ombra delle cose celesti, come fu detto da Dio a Mosé, quando stava per costruire il tabernacolo: »Guarda«, egli disse, »di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte«.
6
Ma ora Cristo ha ottenuto un ministero tanto piú eccellente in quanto egli è mediatore di un patto migliore, fondato su migliori promesse,
7
perché, se quel primo patto fosse stato senza difetto, non sarebbe stato necessario stabilirne un altro.
8
Dio infatti, rimproverandoli, dice: »Ecco, vengono i giorni che io concluderò con la casa d’Israele e con la casa di Giuda un nuovo patto,
9
non come il patto che feci con i loro padri, nel giorno che li presi per mano per condurli fuori dal paese di Egitto, perché essi non sono rimasti fedeli al mio patto, ed io li ho rigettati, dice il Signore.
10
Questo dunque sarà il patto che farò con la casa d’Israele dopo quei giorni, dice il Signore, io porrò le mie leggi nella loro mente e le scriverò nei loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo.
11
E nessuno istruirà piú il suo prossimo e nessuno il proprio fratello, dicendo: Conosci il Signore! Poiché tutti mi conosceranno, dal piú piccolo al piú grande di loro,
12
perché io avrò misericordia delle loro iniquità e non mi ricorderò piú dei loro peccati e dei loro misfatti«.
13
Dicendo »un nuovo patto« egli ha reso antico il primo, or quello che diventa antico ed invecchia, è vicino ad essere annullato.
Hébreux 10:15-18
15
E ce ne rende testimonianza anche lo Spirito Santo; infatti dopo aver detto:
16
»Questo è il patto, che farò con loro dopo quei giorni, dice il Signore, io metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti«,
17
aggiunge: »E non mi ricorderò piú dei loro peccati e delle loro iniquità«.
18
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è piú offerta per il peccato.