Ma io so che il mio Redentore, vive e che alla fine si leverà sulla terra.

Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, nella mia carne vedrò Dio.

Nel giorno che griderò a te, i miei nemici volteranno le spalle. Questo lo so, perché DIO è per me.

Per questo motivo io soffro anche queste cose, ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno.

Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è.

Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli; chi non ama il proprio fratello rimane nella morte.

E da questo noi sappiamo di essere nella verità e tranquillizzeremo i nostri cuori davanti a lui;

Noi sappiamo che siamo da Dio e che tutto il mondo giace nel maligno.

Ma noi sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intendimento, affinché conosciamo colui che è il Vero; e noi siamo nel Vero. nel suo Figlio Gesú Cristo; questo è il vero Dio e la vita eterna.

Noi infatti che siamo in questa tenda gemiamo, essendo aggravati, e perciò non desideriamo già di essere spogliati ma rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita.

Or noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché l’eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi.

mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni alla terra perché da essa fosti tratto; poiché tu sei polvere, e in polvere ritornerai«.

quanto piú in quelli che abitano in case di argilla, il cui fondamento è nella polvere, e sono schiacciati come una tarma.

Ma lo spirituale non è prima bensí prima è il naturale, poi lo spirituale.

Qual è il terrestre tali sono anche i terrestri; e qual è il celeste, tali saranno anche i celesti.

Ma ritengo giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti ricordandovi queste cose,

sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come me l’ha dichiarato il Signor nostro Gesú Cristo.

Mi sollevi in alto sul vento, mi fai cavalcare su di esso e mi fai scomparire nella tempesta.

Poiché dunque tutte queste cose devono essere distrutte, come non dovreste voi avere una condotta santa e pia,

Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto.

E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.

Noi siamo infatti collaboratori di Dio; voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio.

perché aspettava la città che ha i fondamenti, il cui architetto e costruttore è Dio.

nel quale siete anche stati circoncisi di una circoncisione, fatta senza mano d’uomo, ma della circoncisione di Cristo, mediante lo spogliamento del corpo dei peccati della carne:

Ma Cristo, essendo venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso un tabernacolo piú grande e piú perfetto non fatto da mano d’uomo, cioè non di questa creazione,

Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi,

per un’eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi