1 Corinthiens 10:23
Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è vantaggiosa, ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa edifica.
Romains 14:14
Io so e sono persuaso nel Signore Gesú, che nessuna cosa è immonda in se stessa, ma chi stima qualche cosa immonda, per lui è immonda.
1 Corinthiens 8:4
Perciò quanto al mangiare le cose sacrificate agli idoli, noi sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo, e che non vi è alcun altro Dio, se non uno solo,
1 Corinthiens 8:7-13
7
Ma la conoscenza non è in tutti; anzi alcuni, avendo finora consapevolezza dell’idolo, mangiano come di una cosa sacrificata all’idolo; e la loro coscienza, essendo debole, ne è contaminata.
8
Ora un cibo non ci rende graditi a Dio; se mangiamo, non abbiamo nulla di piú, e se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno.
9
Badate però che questa vostra libertà non divenga un intoppo per i deboli.
10
Perché se qualcuno vede te, che hai conoscenza, seduto a tavola in un tempio di idoli, la coscienza di lui, che è debole, non sarà forse incoraggiata a mangiare le cose sacrificate agli idoli?
11
E cosí, a causa della tua conoscenza perirà il fratello debole, per il quale Cristo è morto.
12
Ora, peccando cosí contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo.
13
Perciò, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai piú carne, per non scandalizzare il mio fratello,
1 Corinthiens 9:12
Se gli altri hanno tale diritto su di voi, non l’avremmo noi molto di piú? Noi però non ci serviamo di questo diritto, ma sopportiamo ogni cosa per non porre alcun ostacolo all’evangelo di Cristo.
1 Corinthiens 10:24-33
24
Nessuno cerchi il proprio interesse, ma ciascuno cerchi quello altrui.
25
Mangiate di tutto ciò che si vende al macello senza fare alcuna domanda per motivo di coscienza,
26
perché »la terra e tutto ciò che essa contiene è del Signore«,
27
Se qualche non credente vi invita e volete andarvi, mangiate di tutto ciò che vi è posto davanti senza fare alcuna domanda per motivo di coscienza.
28
Ma se qualcuno vi dice: »Questo fa parte delle cose sacrificate agli idoli«, non ne mangiate, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza, perché »la terra e tutto ciò che essa contiene è del Signore«.
29
Or mi riferisco non alla tua coscienza, ma a quella dell’altro. Per qual motivo infatti sarebbe la mia libertà giudicata dalla coscienza di un altro?
30
Ma se prendo parte alle vivande con gratitudine, perché sarei biasimato per ciò di cui rendo grazie?
31
Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.
32
Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla chiesa di Dio;
33
come io stesso mi sforzo di essere gradito a tutti in ogni cosa, non cercando il mio proprio vantaggio ma quello di molti, affinché siano salvati.
Romains 14:15-23
15
Ma se tuo fratello è contristato a motivo di un cibo, tu non cammini piú secondo amore; non far perire col tuo cibo colui per il quale Cristo è morto.
16
Perciò quel che per voi è bene non diventi motivo di biasimo
17
poiché il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.
18
Infatti chi serve Cristo in queste cose è gradito a Dio e approvato dagli uomini.
19
Perseguiamo dunque le cose che contribuiscono alla pace e alla edificazione reciproca.
20
Non distruggere l’opera di Dio per il cibo; certo, tutte le cose sono pure, ma è sbagliato quando uno mangia qualcosa che è occasione di peccato.
21
E’ bene non mangiare carne, né bere vino, né fare cosa alcuna che porti tuo fratello a inciampare o ad essere scandalizzato o essere indebolito.
22
Hai tu fede? Tienila per te stesso davanti a Dio; beato chi non condanna se stesso in ciò che approva.
23
Ma colui che sta in dubbio, se mangia è condannato, perché non mangia con fede; or tutto ciò che non viene da fede è peccato.
2 Thessaloniciens 3:9
Non già che non ne avessimo il diritto, ma per darvi noi stessi un esempio affinché ci imitaste.
1 Corinthiens 9:27
anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato.
Romains 7:14
Infatti noi sappiamo che la legge è spirituale, ma io sono carnale, venduto come schiavo al peccato.
Hébreux 12:15
badando bene che nessuno rimanga privo della grazia di Dio e che non spunti alcuna radice di amarezza, che vi dia molestia e attraverso la quale molti vengano contaminati;
Hébreux 12:16
e non vi sia alcun fornicatore o profano, come Esaù, che per una vivanda vendette il suo diritto di primogenitura.
Jude 1:12
Costoro sono macchie nelle vostre agapi, mentre banchettano assieme a voi senza timore, pascendo se stessi; essi sono nuvole senz’acqua, sospinte qua e là dai venti, alberi d’autunno senza frutti, doppiamente morti, sradicati,