Tuttavia non è che la parola di Dio sia caduta a terra, poiché non tutti quelli che sono d’Israele sono Israele.

Allora quegli disse: »Il tuo nome non sarà piú Giacobbe, ma Israele, poiché tu hai lottato con DIO e con gli uomini, ed hai vinto«.

Poi Mosè salì verso DIO; e l’Eterno lo chiamò dal monte, dicendo: »Così dirai alla casa di Giacobbe e questo annuncerai ai figli d’Israele:

Or dunque, se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia.

Poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, il tuo DIO; l’Eterno, il tuo DIO ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.

Salmo di Asaf. Certamente DIO è buono verso Israele, verso quelli che sono puri di cuore.

»Ma tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, progenie di Abrahamo, mio amico

»Ascoltatemi, o casa di Giacobbe e tutto il residuo della casa d’Israele, che siete stati da me sorretti fin dalla nascita che siete stati portati fin dal grembo materno:

Gesú vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui: »Ecco un vero Israelita, in cui non c’è inganno«.

E tu dirai al Faraone: »Così dice l’Eterno: Israele è il mio figlio, il mio primogenito«.

»Voi siete i figli dell’Eterno, il vostro DIO; non vi farete incisioni e non vi raderete tra gli occhi per un morto;

Verranno piangendo, li condurrò con suppliche. Li farò camminare lungo corsi d’acqua, per una via diritta sulla quale non inciamperanno, perché sono un padre per Israele, ed Efraim è il mio primogenito.

E’ dunque Efraim un figlio caro per me, un figlio delle mie delizie? Infatti, anche dopo aver parlato contro di lui, lo ricordo ancora vivamente. Perciò le mie viscere si commuovono per lui, e avrò certamente compassione di lui«, dice l’Eterno.

»Quando Israele era fanciullo, io l’amai e dall’Egitto chiamai mio figlio,

Or quando Mosè entrava nella tenda di convegno per parlare con l’Eterno, udiva la sua voce che gli parlava dall’alto del propiziatorio che è sull’arca della testimonianza fra i due cherubini; l’Eterno gli parlava così.

ma chiamò il bambino Ikabod. dicendo: »La gloria si è allontanata da Israele«, perché l’arca di Dio era stata presa e a motivo di suo suocero e di suo marito.

E disse: »La gloria si è allontanata da Israele, perché l’arca di DIO è stata presa«.

e i sacerdoti non poterono rimanere a servire a motivo della nuvola, perché la gloria dell’Eterno riempiva la casa dell’Eterno.

Cosí ti ho ammirato nel santuario, contemplando la tua forza e la tua gloria.

e lasciò andare la sua forza in cattività e la sua gloria in mano del nemico.

Sia manifesta la tua opera ai tuoi servi e la tua gloria ai loro figli.

Il sole non sarà piú la tua luce di giorno, né la luna ti illuminerà piú col suo chiarore; ma l’Eterno sarà la tua luce eterna e il tuo DIO la tua gloria

In quel giorno l’Eterno fece un patto con Abramo dicendo: »Io do alla tua discendenza questo paese, dal torrente d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate:

e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente«.

E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te.

Questo è il mio patto che voi osserverete, fra me e voi, e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio fra voi sarà circonciso.

poi prese il libro del patto e lo lesse al popolo il quale disse: »Noi faremo tutto ciò che l’Eterno ha detto, e ubbidiremo«.

Mosè prese quindi il sangue, ne asperse il popolo e disse: »Ecco il sangue del patto che l’Eterno ha fatto con voi secondo tutte queste parole«.

Poi l’Eterno disse a Mosè: »Scrivi queste parole, perché sul Fondamento di queste parole io ho contratto alleanza con te e con Israele«.

Queste sono le parole del patto che l’Eterno comandò a Mosè di fare con i figli d’Israele nel paese di Moab, oltre il patto che aveva fatto con essi al monte Horeb.

E l’Eterno disse a Mosè: »Ecco, tu stai per addormentarti con i tuoi padri; e questo popolo si leverà e si prostituirà, andando dietro agli dèi stranieri del paese, in mezzo ai quali sta per andare; e mi abbandonerà e violerà il mio patto che io ho stabilito con lui.

Ricordati di loro, o mio DIO, perché hanno contaminato il sacerdozio e il patto del sacerdozio e dei Leviti!

»Io ho fatto un patto col mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo, dicendo:

Non violerò il mio patto e non muterò le parole che sono uscite dalla mia bocca.

»Ma questo è il patto che stabilirò con la casa d’Israele dopo quei giorni« dice l’Eterno: »Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.

»Cosí dice l’Eterno: Se voi potete annullare il mio patto con il giorno e il patto con la notte, in modo che non ci sia più giorno o notte al loro tempo,

Come non si può contare l’esercito del cielo né misurare la sabbia del mare, cosí io moltiplicherò i discendenti di Davide, mio servo, e i Leviti che mi servono«.

»Non hai fatto attenzione a ciò che questo popolo ha affermato, dicendo: »Le due famiglie che l’Eterno aveva scelto, le ha rigettate«? Cosí disprezzano il mio popolo, che ai loro occhi non è piú una nazione«.

Voi siete i figli dei profeti e del patto che Dio stabilí con i nostri padri, dicendo ad Abrahamo: »E nella tua progenie tutte le nazioni della terra saranno benedette«.

Ma ora Cristo ha ottenuto un ministero tanto piú eccellente in quanto egli è mediatore di un patto migliore, fondato su migliori promesse,

Dio infatti, rimproverandoli, dice: »Ecco, vengono i giorni che io concluderò con la casa d’Israele e con la casa di Giuda un nuovo patto,

Questo dunque sarà il patto che farò con la casa d’Israele dopo quei giorni, dice il Signore, io porrò le mie leggi nella loro mente e le scriverò nei loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo.

Grande in ogni maniera; prima di tutto perché gli oracoli di Dio furono affidati a loro.

Sei pure disceso sul monte Sinai, hai parlato loro dal cielo e hai dato loro giusti decreti e leggi di verità, buoni statuti e comandamenti,

Hai fatto loro conoscere il tuo santo sabato e hai dato loro comandamenti, statuti e una legge per mezzo di Mosè, tuo servo.

Egli ha fatto conoscere la sua parola a Giacobbe, i suoi statuti e i suoi decreti a Israele.

Diedi loro i miei statuti e feci loro conoscere i miei decreti, osservando i quali l’uomo vivrà per essi.

Inoltre diedi loro i miei sabati, affinché fossero un segno fra me e loro, perché conoscessero che io, sono l’Eterno che li santifico.

Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosé, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesú Cristo.

Quando sarete entrati nel paese che l’Eterno vi darà, come egli ha detto, osserverete questo rito.

La circondò con una siepe, ne tolse via le pietre, vi piantò viti di ottima qualità, vi costruí in mezzo una torre e vi scavò un torchio. Egli si aspettava che producesse uva buona, invece fece uva selvatica.

»Ascoltate un’altra parabola: Vi era un padrone di casa, il quale piantò una vigna, Ia cinse di una siepe, vi scavò un luogo dove pigiare l’uva, vi costruí una torre e, dopo averla affidata a certi vignaioli, partí.

Dietro il secondo velo c’era il tabernacolo, detto: »Il luogo santissimo«,

trattandosi solo di cibi, di bevande, di varie abluzioni e di ordinamenti carnali, imposti fino al tempo del cambiamento.

Egli ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia

come aveva dichiarato ai nostri padri, ad Abrahamo e alla sua progenie, per sempre«.

e ci ha suscitato una potente salvezza nella casa di Davide suo servo

dai nostri nemici e dalle mani di tutti coloro che ci odiano,

il giuramento fatto ad Abrahamo nostro padre,

in santità e giustizia davanti a lui tutti i giorni della nostra vita.

Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà«.

Voi siete i figli dei profeti e del patto che Dio stabilí con i nostri padri, dicendo ad Abrahamo: »E nella tua progenie tutte le nazioni della terra saranno benedette«.

A voi per primi Dio, dopo aver risuscitato il suo Figlio Gesú, lo ha mandato per benedirvi, allontanando ciascuno di voi dalle sue iniquità«.

E noi vi annunziamo la buona novella della promessa fatta ai padri,

dicendovi, che Dio l’ha adempiuta per noi, loro figli, avendo risuscitato Gesú come anche è scritto nel secondo salmo: »Tu sei il mio Figlio. oggi ti ho generato«.

eravate in quel tempo senza Cristo, estranei dalla cittadinanza d’Israele e estranei ai patti della promessa, non avendo speranza ed essendo senza Dio nel mondo.

Quando Dio infatti fece la promessa ad Abrahamo, siccome non poteva giurare per nessuno maggiore, giurò per se stesso,

E cosí, Abrahamo, avendo aspettato con pazienza, ottenne la promessa.

Cosí Dio, volendo dimostrare agli eredi della promessa piú chiaramente l’immutabilità del suo consiglio, intervenne con un giuramento