Essi che hanno cambiato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura, al posto del Creatore che è benedetto in eterno. Amen.

e mutarono la loro gloria con l’immagine di un bue che mangia l’erba.

Ha mai una nazione cambiato i suoi dèi, anche se non sono dèi? Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria perciò che non giova a nulla.

Poiché dunque non vedeste alcuna figura il giorno che l’Eterno vi parlò in Horeb dal mezzo del fuoco, vegliate diligentemente sulle anime vostre,

la rappresentazione di un animale che è sulla terra, la rappresentazione di un uccello che vola nel cielo,

Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassú nei cieli o quaggiú sulla terra o nelle acque sotto la terra.

Hanno bocca ma non parlano, hanno occhi ma non vedono,

hanno mani ma non toccano, hanno piedi ma non camminano; con la loro gola non emettono suono alcuno.

Gli idoli delle nazioni, sono argento e oro, opera di mano d’uomo:

hanno orecchi ma non odono; non hanno fiato nella loro bocca.

A chi vorreste assomigliare Dio e quale immagine gli mettereste a confronto?

Levate in alto i vostri occhi e guardate: Chi ha creato queste cose? Colui che fa uscire il loro esercito in numero e le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo vigore e la potenza della sua forza, nessuna manca.

Il falegname stende il regolo, disegna l’idolo con la matita, lo lavora con lo scalpello, lo misura col compasso e ne fa una figura umana, una bella forma di uomo, perché rimanga in una casa.

Cosí entrai a guardare, ed ecco ogni sorta di rettili e di bestie abominevoli e tutti gl’idoli della casa d’Israele, intagliati tutt’intorno sulla parete.

Essendo dunque noi progenie di Dio, non dobbiamo stimare che la deità sia simile all’oro o all’argento o alla pietra o alla scultura d’arte e d’invenzione umana.

Voi sapete che quando eravate gentili, eravate trascinati dietro gli idoli muti, dietro l’impulso del momento.

Basta a noi infatti il tempo della vita che abbiamo trascorso a soddisfare le cose desiderate dai gentili, quando camminavamo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle ubriachezze, nelle gozzoviglie, nelle baldorie e nelle abominevoli idolatrie.

E il resto degli uomini, che non furono uccisi da queste piaghe, non si ravvide ancora dalle opere delle loro mani e non cessarono di adorare i demoni e gli idoli d’oro, d’argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare;