Génèse 45:1-18
1
Allora Giuseppe non poté piú contenersi di fronte a tutti gli astanti e gridò: »Fate uscire tutti dalla mia presenza!«. Così nessuno rimase con Giuseppe quando egli si fece conoscere ai suoi fratelli.
2
E pianse così forte che gli Egiziani stessi lo udirono, e lo venne a sapere anche la casa del Faraone.
3
Quindi Giuseppe disse ai suoi fratelli: »Io sono Giuseppe; è mio padre ancora in vita?«. Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere perché erano sgomenti alla sua presenza.
4
Allora Giuseppe disse ai suoi fratelli: Deh, avvicinatevi a me!«. Quelli si avvicinarono, ed egli disse: Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fosse condotto in Egitto.
5
Ma ora non vi contristate e non vi dispiaccia di avermi venduto perché io fossi condotto quaggiú, poiché DIO mi ha mandato davanti a voi per conservarvi la vita.
6
Infatti è già due anni che vi è carestia nel paese; e ci saranno altri cinque anni, durante i quali non vi sarà né aratura né messe.
7
Ma DIO mi ha mandato davanti a voi perché sia conservato per voi un residuo sulla terra, e per salvarvi la vita con una grande liberazione.
8
Non siete dunque voi che mi avete mandato qui, ma è DIO; egli mi ha stabilito come padre del Faraone, come signore di tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d’Egitto.
9
Affrettatevi a ritornare da mio padre e ditegli: »Così dice tuo figlio Giuseppe: DIO mi ha stabilito come signore di tutto l’Egitto; scendi da me, non tardare;
10
tu dimorerai nel paese d Goscen e sarai vicino a me: tu e i tuoi figli, i figli dei tuoi figli, le tue greggi, i tuoi armenti e tutto quello che possiedi.
11
E là io ti sostenterò, perché ci saranno ancora cinque anni di carestia, affinché tu non sia ridotto in miseria: tu, la tua famiglia e tutto quello che possiedi".
12
Ed ecco, i vostri occhi e gli occhi di mio fratello Beniamino vedono che é la mia bocca quella che vi parla.
13
Raccontate dunque a mio padre tutta la mia gloria in Egitto e tutto quello che avete visto, e affrettatevi a condurre mio padre quaggiú«.
14
Poi si gettò al collo di suo fratello Beniamino e pianse, e Beniamino pianse stretto al suo collo.
15
Egli baciò pure tutti i suoi fratelli e pianse stretto a loro. Dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui.
16
Il rumore della cosa si sparse nella casa del Faraone, e si disse: »Sono arrivati i fratelli di Giuseppe«. Questo fece piacere al Faraone e ai suoi servi.
17
Allora il Faraone disse a Giuseppe: »Di’ ai tuoi fratelli: »Fate questo: Caricate le vostre bestie e andate; tornate nel paese di Canaan.
18
Poi prendete vostro padre e le vostre famiglie, e venite da me; io vi darò il meglio del paese d’Egitto e mangerete i prodotti migliori del paese".
Génèse 46:31-34
31
Allora Giuseppe disse ai suoi fratelli e alla famiglia di suo padre: »Io salirò a informare il Faraone e gli dirò: »I miei fratelli e la famiglia di mio padre, che erano nel paese di Canaan, sono venuti da me.
32
Essi sono pastori, perché sono sempre stati allevatori di bestiame, e hanno portato con sé le loro greggi, i loro armenti e tutto quello che posseggono".
33
Quando il Faraone vi farà chiamare e vi dirà: »Qual è la vostra occupazione?«, voi risponderete:
34
"I tuoi servi sono stati allevatori di bestiame dalla loro fanciullezza fino ad ora, tanto noi che i nostri padri," perché possiate abitare nel paese di Goscen. Poiché gli Egiziani hanno in abominio tutti i pastori«.
Génèse 47:1-10
1
Giuseppe andò quindi a informare il Faraone e gli disse: »Mio padre e i miei fratelli con le loro greggi, con i loro armenti e con tutto quello che hanno, sono venuti dal paese di Canaan; ed ecco, sono nel paese di Goscen«.
2
Quindi prese cinque uomini tra i suoi fratelli e li presentò al Faraone.
3
Allora il Faraone disse ai fratelli di Giuseppe: »Qual è la vostra occupazione?«. Essi risposero al Faraone: »I tuoi servi sono pastori, tanto noi che i nostri padri«.
4
Poi dissero al Faraone: »Siamo venuti per dimorare in questo paese, perché non vi era più pastura per le greggi dei tuoi servi, poiché vi è una grande carestia nel paese di Canaan. Deh, permetti ora che i tuoi servi dimorino nel paese di Goscen«.
5
Allora il Faraone parlò a Giuseppe, dicendo: »Tuo padre e i tuoi fratelli sono venuti da te;
6
il paese d’Egitto è a tua disposizione; fa’ abitare tuo padre e tuoi fratelli nella parte migliore del paese; dimorino pure nel paese d Goscen. E se tu sai che fra loro ci sono degli uomini capaci, falli soprintendenti del mio bestiame«.
7
Poi Giuseppe condusse Giacobbe suo padre dal Faraone e glielo presentò. E Giacobbe benedisse il Faraone.
8
Il Faraone allora disse a Giacobbe: »Quanti sono gli anni della tua vita?«.
9
Giacobbe rispose al Faraone: »gli anni del mio pellegrinare sono centotrent’anni; gli anni della mia vita sono stati pochi e cattivi, e non hanno raggiunto il numero degli anni della vita dei miei padri, nei giorni del loro pellegrinare«
10
Giacobbe benedisse ancora il Faraone e si ritirò dalla presenza del Faraone.