Anzi abbiamo rinunziato ai sotterfugi della vergogna, non camminando con astuzia, né falsificando la parola di Dio, ma mediante la manifestazione della verità, raccomandando noi stessi alla coscienza di ogni uomo davanti a Dio.

Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto.

Questo infatti è buono ed accettevole davanti a Dio, nostro Salvatore,

Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: »Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini.

Ma le levatrici ebbero timore di DIO e non fecero come il re d’Egitto aveva loro comandato, e lasciarono in vita i bambini maschi.

Questo fu causa di peccato, perché il popolo andava fino a Dan per prostrarsi davanti a un vitello.

Egli abbandonerà Israele a causa dei peccati di Geroboamo, perché ha peccato lui e ha fatto peccare Israele"«.

La gente della città di Naboth, gli anziani e i notabili che abitavano nella sua città fecero come Jezebel aveva mandato loro a dire, come era scritto nelle lettere che ella aveva loro inviato.

Ma Mikaiah rispose: »Com ‘è vero che l’Eterno vive, io dirò ciò che l’Eterno mi dirà«.

Poi il re Achaz ordinò al sacerdote Uria e disse: »Fa’ fumare sull’altare grande l’olocausto del mattino e l’oblazione di cibo della sera l’olocausto del re e la sua oblazione di cibo, gli olocausti di tutto il popolo del paese e le sue oblazioni di cibo e le sue libazioni; e spruzzerai su di esso tutto il sangue degli olocausti e tutto il sangue dei sacrifici; all’altare di bronzo provvederò io stesso«

Ma, divenuto potente, il suo cuore si inorgoglí fino a corrompersi e peccò contro l’Eterno, il suo DIO, entrando nel tempio, dell’Eterno per bruciare incenso, sull’altare, dell’incenso.

Essi si opposero al re Uzziah e gli dissero: »Non tocca a te, o Uzziah, offrire incenso all’Eterno, ma ai sacerdoti, figli di Aaronne, che sono consacrati per offrire l’incenso. Esci dal santuario, perché hai peccato! Questo non ti procurerà alcun onore da parte dell’Eterno DIO«.

Il sommo sacerdote Azariah e tutti gli altri sacerdoti si voltarono verso di lui, ed ecco, sulla sua fronte era lebbroso. Cosí lo fecero uscire in fretta ed egli stesso si affrettò ad uscire perché l’Eterno lo aveva colpito.

Ma anche se non lo facesse, sappi o re, che non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo l’immagine d’oro che tu hai fatto erigere«.

Quando Daniele seppe che il documento era stato firmato, entrò in casa sua. Quindi nella sua camera superiore, con le sue finestre aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si inginocchiava, pregava e rendeva grazie al suo Dio, come era solito fare prima.

Efraim è oppresso e frantumato nel giudizio, perché ha deliberatamente seguito precetti umani.

Ora perciò ascolta la parola dell’Eterno: Tu dici: »Non profetizzare contro Israele e smettila di parlare contro la casa di Isacco«

Si osservano gli statuti di Omri e tutte le pratiche della casa di Achab, e voi camminate seguendo i loro consigli, perché io vi renda una desolazione, e i tuoi abitanti un oggetto di derisione. Cosí voi porterete il vituperio del mio popolo!«.

Essi gli dissero: »Di Cesare«. Allora egli disse loro: »Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio«.

Per fede Mosé, quando nacque, fu nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perché essi videro che il bambino era bello e non temettero l’ordine del re.

E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu sanata, e tutta la terra si meravigliò dietro alla bestia.

E le fu data una bocca che proferiva cose grandi e bestemmie; e le fu data potestà di operare per quarantadue mesi.

E le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli; e le fu dato autorità sopra ogni tribú, lingua e nazione.

Se uno ha orecchi, ascolti,

Un terzo angelo li seguí dicendo a gran voce: »Se uno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano,

E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome«.

Al maestro del coro. Sul motivo: »Non distruggere«. Inno di Davide. E proprio secondo giustizia che parlate, o potenti? Giudicate voi rettamente, o figli degli uomini?

Non giudicate secondo l’apparenza ma giudicate secondo giustizia«.

Io parlo come a persone intelligenti; giudicate voi ciò che dico:

non avete fatto una discriminazione fra voi stessi, divenendo cosí giudici dai ragionamenti malvagi?