ma se è da Dio, voi non la potete distruggere, perché vi trovereste a combattere contro Dio stesso!«.

Perché tumultuano le nazioni, e i popoli tramano cose vane?

dicendo: »Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi«.

Mentre stavi guardando, una pietra si staccò, ma non per mano d’uomo, e colpí l’immagine sui suoi piedi di ferro e d’argilla e li frantumò.

Allora il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro furono frantumati insieme e diventarono come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via e di essi non si trovò piú alcuna traccia. Ma la pietra che aveva colpito l’immagine diventò un grande monte, che riempí tutta la terra.

Ma non tutti hanno ubbidito all’evangelo, perché Isaia dice: »Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?«.

Ma io dico: Non hanno essi udito? Anzi, »La loro voce è corsa per tutta la terra, e le loro parole fino agli estremi confini del mondo«.

Infatti non ardirei dir cosa che Cristo non abbia operata per mezzo mio, per condurre all’ubbidienza i gentili con la parola e con l’opera,

avendo l’ambizione di evangelizzare là dove non era ancora stato nominato Cristo, per non edificare sul fondamento altrui.

Anche per questo motivo sono stato spesse volte impedito di venire da voi.

Infatti non solo la parola del Signore è tramite voi risuonata nella Macedonia e nell’Acaia, ma anche la vostra fede che avete verso Dio si è divulgata in ogni luogo, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne,

Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando alcun modo per poterli punire, a motivo del popolo, poiché tutti glorificavano Dio per ciò che era accaduto.

Ed ora, Signore, considera le loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare la tua parola con ogni franchezza,

stendendo la tua mano per guarire e perché si compiano segni e prodigi nel nome del tuo santo Figlio Gesú«.

Ora, come il sommo sacerdote, il comandante del tempio e i capi dei sacerdoti udirono queste cose, rimasero perplessi nei loro confronti, non sapendo che cosa significasse tutto questo.

dicendo: »Non vi abbiamo severamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo«.

Ed essi gli diedero ascolto. E, chiamati gli apostoli, li batterono e comandarono loro di non parlare nel nome di Gesú; poi li lasciarono andare.

Per questo l’ira dell’Eterno si accese contro Amatsiah e gli mandò un profeta per dirgli: »Perché hai cercato gli dèi di questo popolo, che non sono stati capaci di liberare il loro popolo dalla tua mano?«.

Mentre stava ancora parlando a lui il re gli disse »Ti abbiamo forse fatto consigliere del re? Smettila! Perché vorresti essere ucciso?«. Allora il profeta smise, ma disse: »Io so che DIO ha deciso di distruggerti, perché hai fatto questo e non hai dato ascolto al mio consiglio«.

Ora vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro e scrivilo in un libro, perché rimanga per i giorni a venire, per sempre, in perpetuo.

che dicono ai veggenti: on abbiate visioni e ai profeti: Non profetateci cose vere, diteci cose piacevoli, profetateci cose ingannevoli.

Ora Pashhur, figlio di Immer, sacerdote e caposoprintendente della casa dell’Eterno, udí Geremia che profetizzava queste cose.

Il giorno seguente Pashhur fece uscire Geremia dalla prigione. Geremia gli disse: »L’Eterno non ti chiama piú Pashhur, ma Magor-Missabib.

Cosí dice l’Eterno degli eserciti, il DIO d’Israele: Tu hai mandato in tuo nome lettere a tutto il popolo che è in Gerusalemme, al sacerdote Sofonia, figlio di Maaseiah, e a tutti i sacerdoti, dicendo:

E ora perché non hai rimproverato Geremia di Anathoth che fa il profeta tra di voi?

Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia.

»Manda a dire a tutti quelli che sono in cattività: Cosí parla l’Eterno riguardo a Scemaiah il Nehelamita: Poiché Scemaiah vi ha profetizzato, anche se io non l’ho mandato, e vi ha fatto confidare nella menzogna,

I principi allora dissero al re: »Deh, sia quest’uomo messo a morte, perché indebolisce le mani degli uomini di guerra che sono rimasti in questa città, e le mani di tutto il popolo, dicendo loro simili parole. Quest’uomo non cerca il benessere di questo popolo, ma il suo male«.

»Ma voi avete fatto bere vino ai Nazirei e avete comandato ai profeti, dicendo: »Non profetizzate«

Amatsiah disse ad Amos: »Veggente, va scappatene nel paese di Giuda; là mangerai pane e là profetizzerai;

Allora Amos rispose e disse ad Amatsiah: »Io non ero profeta né figlio di profeti, ma ero un mandriano e coltivavo i sicomori.

Ora perciò ascolta la parola dell’Eterno: Tu dici: »Non profetizzare contro Israele e smettila di parlare contro la casa di Isacco«

»Non profetizzate«, dicono ai loro profeti. Cosí essi non profetizzeranno circa queste cose, ma non allontaneranno la loro ignominia.

E detto, o casa di Giacobbe: »E lo Spirito dell’Eterno limitato, o sono queste le sue opere? Non rendono forse le mie parole raggiante chi cammina rettamente?

Ordina dunque che il sepolcro sia ben custodito fino al terzo giorno, che talora non vengano i suoi discepoli di notte a rubare il corpo e poi dicano al popolo: »egli è risuscitato dai morti« cosí l’ultimo inganno sarebbe peggiore del primo«.

Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono a il sinedrio e dicevano: »Che facciamo? Quest’uomo fa molti segni.

Se lo lasciamo andare avanti cosí, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo e la nostra nazione«.

i quali hanno ucciso il Signore Gesù e i loro profeti, e hanno perseguitato anche noi. Essi non piacciono a Dio e sono nemici a tutti gli uomini,

impedendoci di parlare ai gentili perché siano salvati, per colmare continuamente la misura dei loro peccati; or l’ira su di loro è arrivata al culmine.