Actes 26:2
»O re Agrippa, io mi ritengo felice di potermi oggi discolpare davanti a te di tutte le cose delle quali sono accusato dai Giudei,
Actes 26:3
soprattutto perché tu conosci tutte le usanze e le questioni che ci sono tra i Giudei; ti prego perciò di ascoltarmi con pazienza.
Actes 25:22
Agrippa disse a Festo: »Vorrei ascoltare anch’io quest’uomo«. Ed egli rispose: »Domani l’ascolterai«.
Actes 2:1-12
1
Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo.
2
E all’improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempí tutta la casa dove essi sedevano.
3
E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro.
4
Cosí furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi.
5
Or a Gerusalemme dimoravano dei Giudei, uomini pii, da ogni nazione sotto il cielo.
6
Quando si fece quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua.
7
E tutti stupivano e si meravigliavano, e si dicevano l’un l’altro: »Ecco, non sono Galilei tutti questi che parlano?
8
Come mai ciascuno di noi li ode parlare nella propria lingua natìa?
9
Noi Parti, Medi, Elamiti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia,
10
della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia che è di fronte a Cirene e noi residenti di passaggio da Roma, Giudei e proseliti,
11
Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue!«.
12
E tutti stupivano ed erano perplessi, e si dicevano l’un l’altro: »Che vuol dire questo?«.
Actes 4:16-21
16
dicendo: »Che faremo a questi uomini? Perché è noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che un evidente miracolo è stato fatto da loro, e noi non lo possiamo negare;
17
ma affinché questo non si divulghi maggiormente fra il popolo, imponiamo loro con severe minacce di non parlare più a nessun uomo in questo nome«.
18
E, chiamatili, comandarono loro di non parlare affatto, né di insegnare nel nome di Gesú,
19
Ma Pietro e Giovanni, rispondendo loro, dissero: »Giudicate voi, se è giusto davanti a Dio ubbidire a voi, piuttosto che a Dio.
20
Poiché, quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo visto e udito«.
21
Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando alcun modo per poterli punire, a motivo del popolo, poiché tutti glorificavano Dio per ciò che era accaduto.
Actes 5:18-42
18
e misero le mani addosso agli apostoli e li gettarono nella prigione pubblica.
19
Ma un angelo del Signore di notte aprí le porte della prigione e, condottili fuori, disse:
20
»Andate, presentatevi nel tempio e annunziate al popolo tutte le parole di questa vita«.
21
Ed essi, udito ciò, entrarono nel tempio sul far del giorno ed insegnavano. Intanto il sommo sacerdote e coloro che erano con lui vennero e convocarono il sinedrio e tutti gli anziani dei figli d’Israele; quindi mandarono le guardie alla prigione per prelevare gli apostoli.
22
Ma le guardie, giunte alla prigione, non li trovarono; e, ritornate, fecero il loro rapporto,
23
dicendo: »Noi abbiamo trovato la prigione ben chiusa con ogni precauzione e le guardie in piedi davanti alle porte; ma, avendole aperte, non vi abbiamo trovato dentro nessuno«.
24
Ora, come il sommo sacerdote, il comandante del tempio e i capi dei sacerdoti udirono queste cose, rimasero perplessi nei loro confronti, non sapendo che cosa significasse tutto questo.
25
Ma sopraggiunse uno che riferí loro dicendo: »Ecco, quegli uomini che metteste in prigione sono nel tempio e stanno ammaestrando il popolo«.
26
Allora il comandante del tempio andò con le guardie e li ricondusse, senza far loro violenza, per paura di essere lapidati dal popolo.
27
Cosí essi li portarono e li presentarono davanti al sinedrio e il sommo sacerdote li interrogò,
28
dicendo: »Non vi abbiamo severamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo«.
29
Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: »Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini.
30
Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesú, che voi uccideste, appendendolo al legno.
31
Dio lo ha esaltato con la sua destra e lo ha fatto principe e salvatore per dare ad Israele ravvedimento e perdono dei peccati.
32
E di queste cose noi gli siamo testimoni, come pure lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono«.
33
All’udire queste cose, essi si infuriarono e deliberarono di ucciderli.
34
Ma un certo fariseo, di nome Gamaliele, un dottore della legge onorato da tutto il popolo, si alzò in piedi nel sinedrio e comandò di far uscire un momento gli apostoli.
35
Poi disse a quelli del sinedrio: »Uomini d’Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini.
36
Poiché un po’ di tempo fa sorse Teuda, che diceva di essere qualcuno; accanto a lui si raccolsero circa quattrocento uomini; ma egli fu ucciso, e tutti coloro che l’avevano seguito furono dispersi.
37
Dopo di lui, al tempo del censimento, sorse Giuda il Galileo che trascinò dietro a sé molta gente; anch’egli perì, e tutti coloro che lo seguirono furono dispersi.
38
Ora dunque io vi dico state alla larga da questi uomini e lasciateli stare, perché se questo progetto o quest’opera è dagli uomini sarà distrutta,
39
ma se è da Dio, voi non la potete distruggere, perché vi trovereste a combattere contro Dio stesso!«.
40
Ed essi gli diedero ascolto. E, chiamati gli apostoli, li batterono e comandarono loro di non parlare nel nome di Gesú; poi li lasciarono andare.
41
Cosí essi si allontanarono dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere vituperati per il nome di Gesú.
42
E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di annunziare la buona novella: che Gesú è il Cristo.
Esaïe 30:20
Anche se il Signore vi darà il pane d’angoscia e l’acqua d’oppressione, tuttavia quelli che ti ammaestrano non dovranno piú nascondersi, e i tuoi occhi vedranno i tuoi maestri.
Matthieu 26:5
ma dicevano: »Non durante la festa, perché non nasca tumulto fra il popolo«.
Matthieu 27:29-54
29
E, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra; e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano dicendo: »Salve, o re dei Giudei!«.
30
Poi, sputandogli a addosso, presero la canna e con quella lo percotevano sul capo.
31
E dopo averlo schernito, lo spogliarono di quel manto e lo rivestirono delle sue vesti; poi lo condussero via per crocifiggerlo.
32
Ora, uscendo, incontrarono un uomo di Cirene, di nome Simone, che costrinsero a portare la croce di Gesú.
33
E, giunti sul luogo detto Golgota, che vuol dire: il luogo del teschio
34
gli diedero da bere dell’aceto mescolato con fiele; ma egli, avendolo assaggiato non volle berne.
35
Dopo averlo crocifisso, si spartirono le sue vesti tirando a sorte, affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta: »Hanno diviso tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno tirato a sorte«.
36
Postisi quindi a sedere, gli facevano la guardia.
37
Al di sopra del suo capo, posero anche la motivazione scritta della sua condanna: »COSTUI E’ GESU’, IL RE DEI GIUDEI«.
38
Allora furono crocifissi con lui due ladroni: uno a destra e l’altro a sinistra.
39
E coloro che passavano di là lo ingiuriavano scuotendo il capo,
40
e dicendo: »Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se sei il Figlio di Dio, scendi giú dalla croce!«.
41
Similmente, anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani facendosi beffe, dicevano:
42
»Egli ha salvato gli altri e non può salvare se stesso, se è il re d’Israele, scenda ora giú dalla croce e noi crederemo in lui;
43
egli si è confidato in Dio; lo liberi ora, se veramente lo gradisce, poiché ha detto: io sono il Figlio di Dio.
44
Anche i ladroni crocifissi con lui lo ingiuriavano allo stesso modo.
45
Dall’ora sesta fino all’ora nona si fecero tenebre su tutto il paese.
46
Verso l’ora nona, Gesú gridò con gran voce dicendo: »Elì, Elì, lammà sabactanì?«. Cioè: »Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?«.
47
E alcuni fra i presenti, udito questo, dicevano: »Costui chiama Elia«.
48
E in quell’istante uno di loro corse, prese una spugna, l’inzuppò d’aceto e, infilatala in cima ad una canna, gli diede da bere.
49
Ma gli altri dicevano: »Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo«.
50
E Gesú, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito.
51
Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo; la terra tremò e le rocce si spaccarono;
52
i sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono;
53
e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di Gesú, entrarono nella santa città e apparvero a molti.
54
Ora il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesú, veduto il terremoto e le cose accadute, temettero grandemente e dissero: »Veramente costui era il Figlio di Dio!«.