Paolo quindi, sapendo che una parte dei presenti era composta di sadducei e laltra di farisei gridò a quelli del sinedrio: »Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei, è a motivo della speranza e della risurrezione dei morti che vengo giudicato«.
Ed ora mi trovo in giudizio per la speranza della promessa fatta da Dio ai nostri padri,
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quella promessa che le nostre dodici tribú, che servono Dio con fervore giorno e notte, sperano di ottenere; per questa speranza, o re Agrippa, io sono accusato dai Giudei.
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Perché mai ritenete incredibile che Dio risusciti i morti?