Venuto da noi, egli prese la cintura di Paolo, si legò mani e piedi, e disse: »Questo dice lo Spirito Santo: Cosí legheranno i Giudei a Gerusalemme luomo a cui appartiene questa cintura e lo consegneranno nelle mani dei gentili«.
Or la notte, prima che Erode lo facesse comparire in pubblico, Pietro dormiva in mezzo a due soldati, legato con due catene; e le guardie davanti alla porta custodivano la prigione.
Ma, quando lo ebbero disteso con le cinghie, Paolo disse al centurione che era presente: »Vi è lecito flagellare un cittadino romano, non ancora condannato?«.
Allora quelli che lo dovevano interrogare si allontanarono subito da lui; e lo stesso tribuno, avendo saputo che egli era cittadino romano, ebbe paura perché lo aveva fatto legare.
Essi allora gli parlarono, dicendo: »No, ti legheremo soltanto e ti daremo nelle loro mani; ma certamente non ti uccideremo«. Così lo legarono con due funi nuove e lo fecero uscire dalla caverna.
Perciò Delilah prese delle funi nuove, lo legò e gli disse: »Sansone, i Filistei ti sono addosso«. Or cerano degli uomini in agguato nella camera interna. Ma egli ruppe come un filo le funi che aveva alle braccia.
E i Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con catene di bronzo. E fu posto a girare la macina nella prigione.
il tribuno comandò che Paolo fosse condotto nella fortezza, ordinando di interrogarlo a colpi di flagelli al fine di sapere per quale motivo gridavano cosí contro di lui.
Io risposi loro che non è abitudine dei Romani di consegnare alcuno per la morte prima che laccusato sia stato messo a confronto con i suoi accusatori, e gli sia stato dato modo di difendersi dallaccusa.