2 Corinthiens 1:8-10
8
Perché non vogliamo, fratelli, che ignoriate la nostra afflizione che ci capitò in Asia, come siamo stati eccessivamente gravati al di là delle nostre forze, tanto da giungere a disperare della vita stessa.
9
Anzi avevamo già in noi stessi la sentenza di morte, affinché non ci confidassimo in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti,
10
il quale ci ha liberati e ci libera da un sí grande pericolo di morte, e nel quale speriamo che ci libererà ancora nell’avvenire,
2 Corinthiens 6:9
come seduttori, eppure veraci, come sconosciuti, eppure riconosciuti, come morenti, eppure ecco viviamo; come castigati, ma pure non messi a morte;
Actes 19:9
Ma poiché alcuni si indurivano e persistevano nell’incredulità, parlando male della via in presenza della folla, egli, ritiratosi da loro, separò i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella scuola di un certo Tiranno.
Actes 9:2
e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato alcun seguace della Via, uomini o donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.
Actes 18:26
Egli cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Ma, quando Aquila e Priscilla l’udirono, lo presero con loro e gli esposero piú a fondo la via di Dio.
Actes 22:4
io ho perseguitato fino alla morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne,
Actes 24:14
Ma questo ti confesso che, secondo la Via che essi chiamano setta io servo cosí il Dio dei padri, credendo a tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti,
Actes 24:22
Quando udí queste cose, Felice, che era ben informato sulla Via, rinviò il processo, dicendo: »Quando verrà il tribuno Lisia, prenderò in esame il vostro caso«.