Poi Dio lo rimosse e suscitò loro come re, Davide, a cui rese testimonianza, dicendo: »Io trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore, il quale eseguirà tutti i miei voleri«.

Già in passato quando era re Saul, eri tu quel che guidavi e riconducevi Israele; e l’Eterno, il tuo DIO, ti ha detto: »Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai principe sopra il mio popolo Israele««.

Poi Davide disse a tutta l’assemblea d’Israele: »Se sembra bene e se è da parte dell’Eterno, il nostro DIO, mandiamo a dire ai nostri fratelli che sono rimasti in tutte le regioni d’Israele, e con loro anche ai sacerdoti e ai Leviti nelle loro città e terreni da pascolo di radunarsi presso di noi

Tutta l’assemblea acconsentí a fare cosí, perché la cosa parve giusta agli occhi di tutto il popolo.

e disse loro: »Voi siete i capi delle case paterne dei Leviti; santificatevi, voi e i vostri fratelli, affinché possiate trasportare l’arca dell’Eterno, il DIO d’Israele, nel posto che io le ho preparato.

Cosí i sacerdoti e i Leviti si santificarono per trasportare l’arca dell’Eterno, il DIO d’Israele.

Davide ordinò quindi ai capi dei Leviti di designare i loro fratelli cantori con strumenti musicali, arpe, cetre e cembali per alzare suoni di gioia.

Allora Davide, gli anziani, d’Israele e i capi di migliaia procedettero con gioia a trasportare l’arca del patto dell’Eterno dalla casa di Obed-Edom.

Davide indossava un manto di lino fino, come pure tutti i Leviti che portavano l’arca, i cantori e Kenaniah, capo del canto assieme ai cantori; Davide indossava inoltre un efod di lino.

Or avvenne che, mentre l’arca del patto dell’Eterno giunse alla città di Davide, Mikal, figlia di Saul, guardando dalla finestra, vide il re Davide che danzava e saltava, e lo disprezzò in cuor suo.

Cosí Davide regnò su tutto Israele, pronunciando giudizi e amministrando la giustizia a tutto il suo popolo.

Poi Davide disse: »Questa è la casa dell’Eterno DIO e questo è l’altare degli olocausti per Israele«.

Davide preparò pure ferro in abbondanza per i chiodi dei battenti delle porte e per i ganci, una quantità di bronzo di peso incalcolabile,

Davide diceva: »Salomone, mio figlio, è giovane e inesperto e la casa che si deve costruire all’Eterno, sarà estremamente magnifica e acquisterà fama e gloria in tutti i paesi; farò quindi i preparativi per essa«. Cosí Davide, prima di morire, fece ingenti preparativi.

Davide disse a Salomone: »Figlio mio, lo stesso avevo in cuore di costruire una casa, al nome dell’Eterno, il mio DIO;

Ma ecco, ti nascerà un figlio, che sarà uomo pacifico e io gli darò riposo da parte di tutti i suoi nemici tutt’intorno. Egli si chiamerà Salomone e nei suoi giorni darò pace e tranquillità a Israele.

Ora, figlio mio, l’Eterno sia con te affinché tu prosperi e costruisca la casa dell’Eterno, il tuo DIO, come egli ha detto di te.

Allora prospererai, se avrai cura di mettere in pratica gli statuti e i decreti che l’Eterno prescrisse a Mosè per Israele. Sii forte e coraggioso, non temere e non sgomentarti.

Inoltre hai con te molti operai: scalpellini, lavoratori della pietra e del legno e ogni sorta di esperti in qualsiasi genere di lavoro.

Davide ordinò pure a tutti i capi d’Israele di aiutare Salomone, suo figlio, e disse loro:

Ora perciò disponete il vostro cuore e la vostra anima a cercare l’Eterno, vostro DIO; poi levatevi e costruite il santuario dell’Eterno DIO, per trasferire l’arca del patto dell’Eterno e gli oggetti consacrati a DIO nel tempio che sarà costruito al nome dell’Eterno«.

Lo portò via dalle pecore che allattavano, per pascere Giacobbe suo popolo, e Israele sua eredità.

Ed egli li fece pascere secondo l’integrità del suo cuore e li guidò con la destrezza delle sue mani.

Poi, postosi in ginocchio, gridò ad alta voce: »Signore, non imputare loro questo peccato«. E, detto questo, si addormentò.

Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io innalzerò dopo di te la tua discendenza che uscirà dalle tue viscere e stabilirò il suo regno.

Cosí Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide.

In seguito apparve in una sola volta a piú di cinquecento fratelli, la maggior parte dei quali è ancora in vita, mentre alcuni dormono già.

e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti.

Ora, fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza.

Fratelli, si può ben liberamente dire intorno al patriarca Davide che egli morí e fu sepolto; e il suo sepolcro si trova tra di noi fino al giorno d’oggi.

Quando i tuoi giorni si compiranno e tu andrai a raggiungere i tuoi padri, io farò sorgere un tuo discendente, che sarà uno dei tuoi figli, e consoliderò il suo regno.

Poi Salomone si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide suo padre. Al suo posto regnò suo figlio Roboamo.

Poi Roboamo si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. Al suo posto regnò suo figlio Abijah.

Quindi Giosafat si addormentò con i suoi padri e fu sepolto con loro nella città di Davide. Al suo posto regnò suo figlio Jehoram.

Cosí Uzziah si addormentò con i suoi padri e fu sepolto con i suoi padri nel campo delle sepolture che apparteneva ai re, perché si diceva: »è lebbroso«. Al suo posto regnò suo figlio Jotham.

mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni alla terra perché da essa fosti tratto; poiché tu sei polvere, e in polvere ritornerai«.

se dico al sepolcro: »Tu sei mio padre« e ai vermi: »Siete mia madre e mia sorella«

Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, nella mia carne vedrò Dio.

Lo vedrò io stesso; i miei occhi lo contempleranno, e non un altro. Il mio cuore si strugge dentro di me.

Ambedue giacciono insieme nella polvere e i vermi li ricoprono.

per far sí che egli viva per sempre e non veda la fossa.

Sono sospinti come pecore verso lo Sceol, la morte li ingoierà, e al mattino gli uomini retti regneranno su di loro. Il loro sfarzo svanirà nello Sceol lontano dalla loro dimora.

Gesú disse: »Togliete via la pietra!«. Marta, la sorella del morto, gli disse: »Signore, egli puzza già, poiché è morto da quattro giorni«.

Cosí sarà pure la risurrezione dei morti; il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile.

E’ seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale. Vi è corpo naturale, e vi è corpo spirituale.