E la serva portinaia disse a Pietro: »Non sei anche tu dei discepoli di quest’uomo?«. Egli rispose: »Non lo sono«.

Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero dunque: »Non sei anche tu dei suoi discepoli?« Ed egli lo negò e disse: »Non lo sono«.

Ma egli di nuovo lo negò con giuramento, dicendo: »Io non conosco quell’uomo«.

Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore.

Or il mercenario fugge, perché è mercenario e non si cura delle pecore.

come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e depongo la mia vita per le pecore.

Poiché egli è il nostro DIO, e noi siamo il popolo del suo pascolo e il gregge di cui egli si prende cura. Oggi, se udite la sua voce,

Riconoscete che l’Eterno è DIO è lui che ci ha fatti e non noi da noi stessi; noi siamo il suo popolo e il gregge del suo pascolo.

»Dèstati, o spada, contro il mio pastore e contro l’uomo che è mio compagno«, dice l’Eterno degli eserciti. »Colpisci il pastore e siano disperse le pecore; poi volgerò la mia mano contro i piccoli.

E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri.

Allora egli disse loro questa parabola:

E quando la ritrova, se la mette sulle spalle tutto contento;

Io vi dico che allo stesso modo vi sarà in cielo piú gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.

Perché il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto«.

Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue

Ora il Dio della pace, che in virtú del sangue del patto eterno ha fatto risalire dai morti il Signor nostro Gesú Cristo, il grande Pastore delle pecore,

Eravate infatti come pecore erranti, ma ora siete tornati al pastore e custode delle anime vostre.