Marc 6:16-26
16
Ma Erode, udito questo, diceva: »Quel Giovanni, che io ho fatto decapitare, è risorto dai morti!«.
17
Erode stesso infatti aveva fatto arrestare Giovanni e l’aveva tenuto legato in carcere a causa di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, perché egli l’aveva presa per moglie.
18
Giovanni infatti diceva ad Erode: »Non ti è lecito di avere la moglie di tuo fratello«.
19
Ed Erodiade gli portava rancore e volentieri l’avrebbe fatto uccidere, ma non poteva.
20
Erode infatti temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; e, dopo averlo udito, faceva molte cose e lo ascoltava volentieri.
21
Ora, venuto un giorno propizio, Erode per il suo compleanno offrí un banchetto ai suoi grandi, ai comandanti e ai notabili della Galilea.
22
La figlia di Erodiade stessa entrò e danzò, e piacque ad Erode e a coloro che erano a tavola con lui; allora il re disse alla fanciulla: »Domandami tutto ciò che vuoi e io te lo darò«.
23
E le giurò: »Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fino alla metà del mio regno!«.
24
Ella uscí, e disse a sua madre: »Che cosa devo chiedere?«. Quella rispose: »La testa di Giovanni Battista«.
25
Ed ella, ritornata subito dal re, gli fece in fretta la richiesta, dicendo: »Io desidero che tu mi dia immediatamente, su un piatto, la testa di Giovanni Battista«.
26
E il re, sebbene ne fosse molto rattristato, a motivo del giuramento e per rispetto dei convitati, non volle opporle un rifiuto.
Actes 24:24-27
24
Alcuni giorni dopo Felice, venuto con Drusilla sua moglie che era giudea, mandò a chiamare Paolo e l’ascoltò intorno alla fede in Cristo Gesú.
25
E siccome Paolo parlava di giustizia, di autocontrollo e del giudizio futuro, Felice, tutto spaventato, rispose: »Per il momento va’ quando avrò opportunità, ti manderò a chiamare«.
26
Nel medesimo tempo egli sperava che Paolo gli avrebbe dato del denaro perché lo liberasse; e per questo lo faceva spesso chiamare e conversava con lui.
27
Ma dopo due anni, Felice ebbe come successore Porcio Festo; e Felice, volendo far cosa grata ai Giudei, lasciò Paolo in prigione.
Jean 18:33-36
33
Pilato dunque rientrò nel pretorio chiamò Gesú e gli disse: »Sei tu il re dei Giudei?«.
34
Gesú gli rispose: »Dici questo da te stesso, oppure altri te lo hanno detto di me?«.
35
Pilato gli rispose: »Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato nelle mie mani; che hai fatto?«.
36
Gesú rispose: »Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi combatterebbero affinché io non fossi dato in mano dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui«.
Luc 23:2-5
2
E cominciarono ad accusarlo, dicendo: »Noi abbiamo sorpreso costui che sovvertiva la nazione e proibiva di dare i tributi a Cesare, affermando di essere un re, il Cristo«.
3
Allora Pilato lo interrogò, dicendo: »Sei tu il re dei Giudei?«. E Gesú gli rispose e disse: »Tu lo dici«.
4
Pilato quindi disse ai capi dei sacerdoti e alle turbe: »Io non trovo nessuna colpa in quest’uomo«.
5
Ma quelli insistevano, dicendo: »Egli solleva il popolo insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fin qua«.
Actes 17:6
Ma, non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni dei fratelli davanti ai capi della città, gridando: »Quelli che hanno messo sottosopra il mondo sono venuti anche qua,
Actes 17:7
e Giasone li ha accolti; tutti costoro agiscono contro gli statuti di Cesare, dicendo che c’è un altro re, cioè Gesú«.