tu invece sei stato gettato lontano dalla tua tomba come un germoglio abominevole, come un vestito di uccisi trafitti colla spada, che scendono sui sassi della fossa, come un cadavere calpestato.
La città fortificata sarà desolata, un luogo disabitato e abbandonato come un deserto; là vi pascolerà il vitello, vi si coricherà e ne divorerà i rami.
Si può forse prendere il legno per fare qualche lavoro? Si può ricavarne un piolo per appendervi qualche oggetto?
4
Ecco lo si getta nel fuoco a bruciare; il fuoco ne divora due capi e la sua parte centrale è carbonizzata. Può essere mai utile per qualche lavoro?
5
Ecco se quando era intero non serviva per alcun lavoro, quanto meno potrà servire per qualche lavoro, quando il fuoco lha divorato e carbonizzato.
6
Perciò, cosí dice il Signore, lEterno: Come il legno della vite fra gli alberi della foresta lho destinato ad essere bruciato nel fuoco, cosí farò con gli abitanti di Gerusalemme.
7
Volgerò contro di loro la mia faccia. Sono usciti da un fuoco, ma unaltro fuoco li divorerà. Allora riconoscerete che io sono lEterno, quando volgerò contro di loro la mia faccia.
Di Cosí dice il Signore lEterno. Potrà prosperare? Laquila non sradicherà forse le sue radici e non taglierà via i suoi frutti per lasciare che si secchi? Cosí tutte le foglie che ha messo si seccheranno. Non ci vorrà tanta forza né molta gente per svellerla dalle radici.
Ma fu sradicata con furore e gettata a terra; il vento dellest ne seccò il frutto i suoi forti rami furono strappati via e seccarono, il fuoco li divorò.
13
Ora è piantata nel deserto in un suolo arido ed assetato;
14
un fuoco è uscito da una verga dei suoi rami e ne ha divorato il frutto; in essa non cè piú alcun ramo robusto idoneo per scettri reali«. Questa è una lamentazione ed è diventata una lamentazione.
Quelli infatti che sono fuggiti dalle contaminazioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e Salvatore Gesú Cristo, se sono da queste di nuovo avviluppati e vinti, la loro ultima condizione è peggiore della prima.
Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri perché, se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi, ma ciò è accaduto perché fosse palesato che non tutti sono dei nostri.
Costoro sono macchie nelle vostre agapi, mentre banchettano assieme a voi senza timore, pascendo se stessi; essi sono nuvole senzacqua, sospinte qua e là dai venti, alberi dautunno senza frutti, doppiamente morti, sradicati,
Ma per i codardi, glincreduli, glimmondi, gli omicidi, i fornicatori, i maghi, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno che arde con fuoco e zolfo, che è la morte seconda«.