»Se mi amate, osservate i miei comandamenti,

Avete udito che vi ho detto: »Io me ne vado e tornerò a voi«. Se voi mi amaste, vi rallegrereste perché ho detto: »Io vado al Padre« poiché il Padre è piú grande di me.

Non sei stato tu, il nostro DIO, che ha scacciato gli abitanti di questo paese davanti al tuo popolo Israele e l’ha dato per sempre alla discendenza del tuo amico Abrahamo?

Sono entrato nel mio giardino, o mia sorella, sposa mia, ho colto la mia mirra col mio balsamo; ho mangiato il mio favo col mio miele, ho bevuto il mio vino col mio latte. Amici, mangiate, bevete; sí inebriatevi, o diletti!

»Ma tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, progenie di Abrahamo, mio amico

Poiché chiunque fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello, sorella e madre«.

»Or dico a voi, amici miei, non temete coloro che uccidono il corpo, ma dopo questo non possono far niente di più.

Cosí si adempí la Scrittura, che dice: »Or Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia«; e fu chiamato amico di Dio.

Sua madre disse ai servi: »Fate tutto quello che egli vi dirà«.

Se sapete queste cose, siete beati se le fate.

Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama, e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui«.

Questo infatti è l’amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.