E Gesú disse ai suoi discepoli: »Dov’è la vostra fede?«. Ed essi, impauriti, si meravigliavano e si dicevano l’un l’altro: »Chi è mai costui, che comanda anche al vento e all’acqua, e gli ubbidiscono?«.

Ed egli, rispondendogli, disse: »O generazione incredula, fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? portatelo da me«.

Poi disse a Tommaso: »Metti qua il dito e guarda le mie mani, stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente«.

Or noi vediamo che non vi poterono entrare per l’incredulità.

Infatti a noi come pure a loro è stata annunziata la buona novella, ma la parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo stata congiunta alla fede in coloro che l’avevano udita.

Diamoci da fare dunque per entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza,

Ma essi si sono corrotti; non sono suoi figli, a motivo della loro colpa, generazione contorta e perversa.

e non fossero come i loro padri, una generazione ostinata e ribelle, una generazione il cui cuore non fu costante, il cui spirito non fu fedele verso DIO.

Ma egli, vedendo molti dei farisei, e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: »Razza di vipere, chi vi ha mostrato a fuggire dall’ira a venire?

Ma egli, rispondendo, disse loro: »Questa malvagia e adultera generazione chiede un segno, ma nessun segno le sarà dato, se non il segno del profeta Giona.

va allora a prendere con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali entrano e vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima, Cosí avverrà anche a questa generazione malvagia«.

Una generazione malvagia ed adultera richiede un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno del profeta Giona«, E, lasciatili, se ne andò.

In verità vi dico che tutte queste cose ricadranno su questa generazione.

E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: »Salvatevi da questa perversa generazione«.

Mosè ed Aaronne andarono dunque dal Faraone e gli dissero: »Così dice l’Eterno, il DIO degli Ebrei: »Fino a quando ti rifiuterai di umiliarti davanti a me? lascia andare il mio popolo perché mi possa servire.

Allora l’Eterno disse a Mosè: »Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi?

Poi l’Eterno disse a Mosè: »Fino a quando mi disprezzerà questo popolo? E Fino a quando rifiuteranno di credere dopo tutti i miracoli che ho operato in mezzo a loro?

»Fino a quando sopporterò io questa malvagia assemblea che mormora contro di me? lo ho udito i mormorii che i figli d’Israele fanno contro di me.

O Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché sia salvata. Fino a quando rimarranno in te i tuoi pensieri iniqui?

E Gesú, rispondendo, disse: »O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me«.

Gesú gli disse: »Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: »Mostraci il Padre?«

E per circa quarant’anni lo sopportò nel deserto.

Ovvero disprezzi le ricchezze della sua benignità, della sua pazienza e longanimità, non conoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?

dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarant’anni le mie opere.

cosí giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo«.

Quando Eliseo, l’uomo di DIO, seppe che il re d’Israele si era stracciato le vesti, mandò a dire al re: »Perché ti sei stracciato le vesti? Costui venga da me e saprà che c’è un profeta in Israele«

Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo.

E Gesú, nel vedere ciò, si indignò, e disse loro: »Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio.

E Gesú, fermatosi, ordinò che lo si chiamasse. Chiamarono dunque il cieco dicendogli: »Fatti animo, alzati, egli ti chiama!«.

per cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro.